Cessione Inter, l’ex presidente dell’Inter Ernesto Pellegrini ha espresso il suo parere sul passaggio di proprietà ad Oaktree…
Un tempo il calcio era diverso. Si parlava poco di questioni extra-campo, di cambi di proprietà ma soprattutto i proprietari erano prima di tutto tifosi della società.
Da un po’ di anni ormai l’era degli imprenditori tifosi è terminata – tranne in alcuni casi – e le proprietà delle grandi squadre sono passate agli investitori stranieri.
Cosi è successo anche con l’Inter, passata da Moratti a Thohir, poi a Suning e ora, da pochissimi giorni, al fondo americano Oaktree.
Il calcio ha forse perso un po’ quel romanticismo che lo contraddistingueva, come ha affermato anche l’ex Presidente nerazzurro Ernesto Pellegrini.
Cessione Inter, Pellegrini malinconico. Le parole dell’ex patron nerazzurro

Cessione Inter, il parere di Ernesto Pellegrini: finita l’era del romanticismo
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Il patron dell’Inter era prima di tutto tifoso, ed è continuato ad esserlo anche dal 1995, anno in cui ha ceduto il club al proprietario della Saras Massimo Moratti.
Secondo Pellegrini, il mondo è diventato un po’ asettico ed è passato nelle mani dei fondi, ma bisogna accettare questa nuova dimensione senza farsi troppi problemi.
Il mondo è cambiato: fino a qualche anno fa le proprietà di Inter e Milan erano nelle mani di due imprenditori italiani, per di più milanesi come me e Silvio Berlusconi, adesso siamo passati ai fondi. Vuole dire che è finita l’epoca del romanticismo.
Il mondo è diventato un po’ asettico ed è passato nelle mani di questi fondi: non si sa chi sono, cosa fanno. C’è di mezzo la finanza, evidentemente. È una spersonalizzazione del calcio, ma non riguarda solo Inter e Milan. Dove andrà a finire questo calcio? Difficile fare delle previsioni, perché è un mondo che sta cambiando, anzi è già cambiato e bisogna accettarlo così com’è.


