Fabrizio Biasin è tornato a parlare della cessione dell’Inter, affermando ancora una volta di non avere alcun timore in merito ad Oaktree che è subentrata recentemente al posto di Zhang all’interno della società nerazzurra.
Dopo l’annuncio ufficiale delle scorse ore, l’Inter è passata ufficialmente nelle mani del fondo statunitense Oaktree, il quale ha rilevato le quote che fino a qualche giorno fa erano in possesso di Steven Zhang.
L’ormai ex presidente nerazzurro non è stato però in grado di ripagare il debito che aveva contratto con il fondo nel 2021, e come pegno per il mancato pagamento ha preso il controllo della società neo Campione d’Italia.
Cessione Inter, Biasin: la volontà di Oaktree è di far bene
Cessione Inter, Fabrizio Biasin: all’orizzonte non vedo l’apocalisse
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Un tema che ha recentemente affrontato Fabrizio Biasin, giornalista che da tempo segue da vicino le vicende dell’Inter.
Il giornalista, infatti, nel corso di un recente dibattito, ha confermato la sua opinione in merito alla nuova proprietà che sta per prendere il controllo della società nerazzurra.
Per Biasin non ci sarebbe alcun motivo per essere preoccupati, in quanto l’intento di queste società è quello di provare a valorizzare i club per poi rivenderli in futuro.
Queste le sue parole
Se vedessi all’orizzonte un apocalisse lo direi. Ho parlato con un po’” di persone vicine all’Inter, e per quello che mi è stato detto all’orizzonte non vedo l’apocalisse.
Vedo due entità: l’Inter di Viale Liberazione che si sposa con i nuovi proprietari americani e c’è una buona volontà di continuare sul percorso intrapreso da qualche anno.
Il fondo lo percepisci come qualcosa di astratto, invece loro vogliono raccontare chi sono e di come queste persone vogliano fare le cose per bene, come hanno fatto ad esempio con la foto, postata per fare vedere chi sono visivamente.
Questo non significa che domani l’Inter compra Mbappé o ha 100 milioni per il mercato.
Si cercheranno di fare le cose che l’Inter fa da tempo, che il tifoso vede da anni.
Si cercherà di abbassare il monte ingaggi ancora, sebbene non sia così semplice.Si può ragionare sul mantenimento: l’Inter avrà bisogno di una rosa più ampia e più costosa per tutti i nuovi impegni.
Da qualche anno l’Inter è tornata in auge, dopo essere stata nel sottoscala per tempo.
Molti pensano che gli americani mettano delle restrizioni. È probabile che il fondo chieda “qual è il modello che ha funzionato finora?” Cercando di voler continuare su quella linea.
La volontà è quella di fare bene. Al momento non ci sono segnali di allarme.
Nessun giocatore ha bussato alla porta di Marotta e Ausilio ha manifestato la volontà di andarsene. Allo stesso modo, se qualcuno volesse andare via non sarà trattenuto.
La fortuna dell’Inter è di avere un management forte.


