Il Corriere dello Sport torna a parlare di cessione dell’Inter dopo la condanna che ha colpito in Cina Steven Zhang che ora potrebbe non tornare più in Italia
Per l’Inter di Steven Zhang si mette male. Molto male. Il numero uno dell’Inter manca da Milano addirittura dallo scorso luglio. E ora secondo il Corriere dello Sport il suo ritorno in Italia appare ancora più lontano. Il 20 maggio scadrà il prestito con Oaktree e le possibilità di ottenerne il una nuova scadenza sono drasticamente diminuite, e quindi non sarebbe così sorprendente non rivederlo più.
Per lo meno, nelle vesti di presidente dell’Inter. Il Tribunale di Milano ha fissato la validità anche in Italia della condanna per Zhang jr a pagare il debito da 320 milioni (interessi compresi) con China Construction Bank, stabilita dalla Corte Suprema di Hong Kong.
Finora, scrive ancora Corsport, la sua assenza era stata motivata con gli impegni lavorativi in Cina. Ma con quest’ultima novità sembra ancora più difficile immaginarlo sbarcare alla Malpensa in tempi brevi.
Crisi Inter, ora cosa farà Steven Zhang?
Cessione Inter, Corsport: Steven Zhang potrebbe non tornare più in Italia
LEGGI ANCHE Cessione Inter, la Corte d’Appello: Steven Zhang deve pagare 320 milioni
Ora China Construction Bank è autorizzata ad aggredire eventuali beni in posseduti da Zhang nel nostro Paese. Si dice, scrive ancora il Corsport, che le sue auto si trovino in Svizzera. Per quanto riguarda le azioni dell’Inter, invece, sono di proprietà di una holding con sede in Lussemburgo, e si tratta pure di quelle date in pegno a Oaktree per il prestito.
Ad aprile è prevista la nuova udienza di un altro procedimento avanzato in Italia sempre da China Construction Bank per chiedere all’Inter di riconoscere a Zhang jr uno stipendio per il suo ruolo nel club di Viale della Liberazione così da poterlo pignorare…
Ma tutto principalmente ruota intorno alla proposta di Steven a Oaktree che però non convince il Fondo americano che potrebbe presto diventare il nuovo proprietario dell’inter.
La prospettiva, però, come spiegato, è di un ritorno in Italia ancora più complicato. E, se non cambierà l’orientamento di Oaktree, l’epoca di Suning potrebbe chiudersi in maniera per lo meno dimessa, scrive sempre il giornale diretto da Ivan Zazzaroni.