L’Inter può ancora puntare allo Scudetto secondo l’ex storico capitano Beppe Bergomi. C’è però una condizione per riuscirci.
L’Inter ritrova maggior fiducia di quanta non ricevesse da tifoseria ed esperti dopo la Supercoppa Italiana. La squadra si è compattata e si è promessa di tentare la rimonta all’apparenza impossibile verso il Napoli, che ha battuto inaspettatamente lo scorso 4 gennaio. In questo è molto fiducioso un ex nerazzurro come Beppe Bergomi.
Lo storico capitano dell’Inter, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, ha parlato chiaramente che l’Inter può puntare allo Scudetto, sebbene sia una sfida impossibile in apparenza. Lo Zio afferma infatti che l’Inter è sempre arcigna nelle partita da dentro fuori ma paradossalmente presenta una difesa carente, che finora le è costata troppe reti.
Inter, Bergomi: “Considero il Monza il rimpianto maggiore. E sullo Scudetto…”
L’Inter può ancora puntare allo Scudetto secondo Beppe Bergomi, ma ad una condizione
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Nel corso dell’intervista alla rosea, Bergomi ha fatto alcune osservazioni circa il rendimento fin qui dimostrato dall’Inter nella lotta Scudetto. In particolare ha affermato:
A mio avviso il pareggio di Monza, è arrivato in pieno recupero in una situazione di completa gestione da parte dell’Inter. Con quei due punti in più oggi sarebbe ameno otto, distacco sempre importante ma mentalmente più digeribile. 20 gol presi sono tantissimi per qualunque squadra, figurarsi per una grande del nostro campionato. Certo, qualche attenuante c’è, Inzaghi ha avuto tanti giocatori fondamentali a lungo fuori per infortunio. Però è mancata la costanza di rendimento.
Nell’intervista, inoltre, Bergomi esprime che l’Inter comunque ha dato grande prova di sé in sfide importanti. Dice infatti:
Dopo la mini crisi di settembre l’Inter si è ripresa alla grande e nelle sfide da dentro o fuori ha mostrato carattere, qualità e determinazione da grandissima squadra. Penso alla sfida con il Barcellona in Champions, per esempio. O allo scontro diretto proprio contro il Napoli, dove non ha concesso nulla al miglior attacco del campionato. O anche in Supercoppa, dove dall’atteggiamento dei primi minuti era già chiaro come sarebbe finita la partita.