Non solo gli Ultras, a protestare oggi sono i tifosi degli Inter Club. Tanti di questi, infatti, tra i più presenti a San Siro e in trasferta, hanno deciso di inviare una lettera ufficiale di protesta per chiedere un incontro alla società Inter, affinché si possa avere un confronto sulla tanto discussa campagna abbonamenti e sulla gestione dei biglietti. La lettera si apre con parole come “delusione e disappunto” in merito alla gestione delle tessere stadio. Un messaggio in netto contrasto con l’entusiasmo che dovrebbe invece caratterizzare il momento in cui i tifosi rinnovano il loro giuramento d’amore verso la squadra del cuore.
Inter Club, i punti del malcontento
Restrizioni sul cambio nominativo dell’abbonamento
Il dito è puntato contro l’introduzione di costi e vincoli per la cessione dell’abbonamento a familiari o amici, anche in presenza della tessera del tifoso.
Confronto con l’AC Milan e trattamento discriminatorio
In questo punto, i Club si chiedono come mai, pur condividendo città e stadio, vi sia una netta differenza di prezzi e restrizioni — praticamente assenti per i tifosi rossoneri, fatta eccezione per la Curva Sud.
Ricadute sugli Inter Club
Su indicazione della Società, molti abbonamenti sono stati intestati direttamente ai Club per garantire una presenza costante. A fronte dei nuovi vincoli e dell’aumento dei prezzi — parcheggi compresi — gli stessi Club dichiarano l’intenzione di rinunciare a tali abbonamenti, esprimendo inoltre forti dubbi sulla possibilità di organizzare i pullman per il Meazza.
Che senso ha dunque la tessera Inter Club?
A chiederselo sono gli stessi responsabili delle associazioni, che si trovano “nella paradossale situazione di dover vendere un prodotto — il tesseramento — che offre sempre meno vantaggi per gli Inter Club, pur continuando a richiedere impegno, gestione e responsabilità”.
Il nodo delle trasferte europee
Indiscrezioni accrescono inoltre i dubbi anche sulle future trasferte europee: a quanto pare, la Società non affiderà più ai Club un numero riservato di biglietti, come accadeva in passato, ma l’assegnazione sarà gestita direttamente dai dirigenti preposti della squadra nerazzurra — come già avvenuto lo scorso anno per Barcellona.
Tale situazione, si legge nel comunicato, “rappresenterebbe un colpo durissimo per la rete Inter Club, che da sempre costituisce una delle anime più attive e fedeli del tifo nerazzurro”.
Frustrazione e scoraggiamento
Ancora parole forti nel comunicato dei Club, che ribadiscono come sia i Direttivi che i soci
“non si riconoscono più in un sistema che sembra ormai guidato solo da logiche economiche, dimenticando valori come passione, continuità e appartenenza”.
Le richieste
Con forza, gli stessi tifosi chiedono:
-
una revisione immediata delle limitazioni imposte al cambio nominativo, almeno in forma controllata;
-
un confronto diretto con i rappresentanti dei Club e dei settori interessati;
-
una maggiore trasparenza e un ascolto reale delle esigenze dei tifosi storici.
Per una volta, dunque, Ultras e tifosi dei Club si trovano allineati nel protestare contro una gestione della campagna abbonamenti dell’Inter a dir poco divisiva, e che di certo non rispecchia il motto scelto dalla Società di via Liberazione: “Come la prima volta. Ancora una volta.” Per molti, infatti, “Questa volta” potrebbe non esserci più.



