Inter, Seedorf: “Nerazzurri favoriti in Champions”Clarence Seedorf è universalmente riconosciuto come uno dei centrocampisti più dotati della sua generazione. Ha conquistato la Champions League con tre club diversi, ma la sua parentesi all’Inter è stata atipica. Il suo arrivo a Milano, sponda nerazzurra, avvenne nel gennaio del 2000. Seedorf lasciò il Real Madrid per rilanciarsi in Serie A. Fu un trasferimento molto atteso.
La sua permanenza all’Inter durò due anni e mezzo, fino all’estate del 2002. Fu un periodo di grande instabilità per la società. L’olandese giocò come mezzala o trequartista. Mise subito in mostra la sua potenza fisica e l’ottima visione di gioco. In totale, Seedorf collezionò 93 presenze con la maglia dell’Inter. Realizzò 14 reti, di cui 8 in campionato.
Il suo impatto fu evidente, ma non riuscì a tradursi in successi di squadra. Il centrocampo dell’Inter era tecnicamente forte. Mancava però di equilibrio e continuità tattica. Le aspettative su Seedorf erano altissime. Egli era reduce dai successi europei con l’Ajax e il Real Madrid.
Un momento iconico del suo periodo nerazzurro resta la partita contro la Juventus del 9 marzo 2002. Seedorf segnò una doppietta memorabile. Entrambi i gol furono missili dalla distanza. La partita si concluse sul 2-2. Questa prestazione simboleggiò perfettamente il suo tempo all’Inter. Grande talento individuale, ma risultato di squadra incompleto.
La sua ultima stagione, il 2001/2002, fu un calvario emotivo. L’Inter era in testa alla classifica. Sembrava destinata a vincere lo Scudetto. Poi arrivò la sconfitta all’ultima giornata, il tragico “5 maggio”. La sconfitta contro la Lazio fu fatale. Questo fallimento segnò la fine del ciclo per molti giocatori.
Nell’estate del 2002, l’Inter prese una decisione sorprendente. Seedorf fu ceduto ai cugini del Milan. L’Inter lo scambiò per Francesco Coco. Questo scambio è visto come uno dei più grandi errori nella storia recente del club. Seedorf divenne una colonna portante del Milan per dieci anni. Vinse altri due Champions League. All’Inter invece, la sua eredità rimase un mix di giocate eccezionali e rimpianti per i successi mancati. La sua esperienza nerazzurra fu un capitolo intenso ma inconcludente, che precedette la sua consacrazione definitiva nel calcio italiano.



