La vigilia di una partita cruciale come Napoli-Inter è sempre carica di tensione e attesa. Ma quest’anno, a suscitare dibattito negli ambienti sportivi non sono state solo le probabili formazioni, quanto la scelta, quasi in controtendenza, dell’allenatore Cristian Chivu di concedere un giorno di riposo completo alla squadra a sole 48 ore dal fischio d’inizio al Maradona. Quando invece dovrebbe essere una prassi per chi gioca una gara ogni 3 giorni.
Una decisione inusuale per un big match di Serie A, che tuttavia riflette la profonda fiducia del tecnico nel proprio gruppo e una visione moderna della preparazione atletica. Il mister, infatti, ha giustificato il giorno libero sottolineando l’importanza del recupero fisico e mentale in una stagione così densa di impegni. La priorità, ha spiegato, è rispettare i tempi del corpo, gestendo attentamente il Delayed Muscle Soreness (DMS) per evitare infortuni e garantire la massima intensità in campo.
Questa mossa è anche un segnale forte lanciato all’intero spogliatoio. Concedere autonomia e tempo libero a ridosso di una gara così importante è un atto di responsabilizzazione dei giocatori. Significa che l’allenatore si fida del loro professionismo e sa che sapranno mantenere la concentrazione e la forma ottimale anche lontano dal centro sportivo.
Inter, una scelta coerente del metodo Chivu
La scelta è coerente con la filosofia di Chivu, improntata alla consapevolezza e all’equilibrio. Il tecnico romeno non vuole che la squadra sia appesantita da una pressione eccessiva e cerca di smorzare i toni, trattando la gara di Napoli, sebbene fondamentale, come “tutte le altre”.
Questo approccio manageriale si estende anche alla gestione dei nuovi acquisti come Andy Diouf e Luis Henrique. Chivu ha chiarito che i due giovani non sono ancora pronti per ruoli da titolari, preferendo una valorizzazione graduale, lontano dalle luci della ribalta.
In un calcio che spesso esaspera il lavoro fino all’ossessione, la scelta del tecnico, di puntare sulla serenità e sul riposo, è un’affermazione di modernità. L’Inter arriva a Napoli fisicamente fresca e mentalmente lucida, dimostrando che, talvolta, meno allenamento può significare più prestazione.



