Calciomercato, l‘Inter sta attraversando un periodo di grande successo sportivo, ma la dirigenza nerazzurra, con l’amministratore delegato Marotta e il direttore sportivo Ausilio in testa, sa bene che la sostenibilità a lungo termine passa anche per una pianificazione oculata del futuro. Mentre il mercato dei “big” monopolizza le prime pagine, lontano dai riflettori, il club sta intensificando la propria rete di scouting in Europa, in particolare in Francia, un serbatoio inesauribile di talenti.
L’ultima indiscrezione, che sottolinea questa strategia, riguarda una vera e propria “nuova stella” del calcio francese, un giocatore di soli sedici anni, classe 2008. La giovane promessa è stata seguita con grande attenzione dai tecnici interisti durante il recente Mondiale Under 20 in Cile, competizione che tradizionalmente funge da vetrina per i calciatori pronti al grande salto. Dove l’Italia è uscita mestamente agli ottavi di finale, battuta nettamente dagli USA per 3-0.
Il nome è top-secret?
Sebbene il nome specifico del talento resti ancora riservato, anche se alcuni addetti ai lavori, pensano che si tratti di Saimon Bouabrè, il profilo cercato è chiaro: un giocatore con qualità fisiche e tecniche fuori dal comune, capace di fare la differenza in prospettiva. L’investimento sui giovani in Francia è una mossa logica, data la loro rapida maturazione e l’alta rivendibilità futura, un modello già sperimentato con successo da molti top club europei. L’Inter, in questo senso, sembra voler replicare i successi ottenuti negli ultimi anni con l’inserimento e la valorizzazione di giovani come Alessandro Bastoni e l’exploit degli ultimi mesi di Pio Esposito e Ange-Yoan Bonny, entrambi prodotti o precocemente inseriti nel vivaio.
Bouabrè
Questo approccio non è solo sportivo, ma anche economico. Acquistare un giovanissimo talento francese ora, prima che diventi un nome noto e il suo prezzo lieviti a cifre inarrivabili (come visto per molti suoi connazionali), permette all’Inter di creare un asset prezioso per il bilancio futuro.


