Mentre la storia dei nerazzurri è costellata da successi, sia della Grande Inter che del Triplete, c’è un episodio meno noto e decisamente più drammatico, che si annida negli anni pionieristici del club: ossia il rischio concreto di retrocessione nella stagione 1921-1922. Un evento, oggi, impensabile per una delle squadre che, solo dodici anni prima, aveva conquistato il suo primo scudetto.
Lo scisma del calcio italiano
La stagione 1921-1922 fu segnata da una frattura istituzionale nel calcio italiano, nota come lo “scisma”. Le principali squadre si divisero tra la Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC) e la Confederazione Calcistica Italiana (CCI), dando vita a due campionati paralleli. L’Inter, che aveva attraversato un periodo di forte crisi tecnica, aderì alla FIGC.
In campo, tuttavia, i risultati furono disastrosi. La squadra era in forte declino, lontana dai fasti iniziali, e si ritrovò invischiata in una lotta per la salvezza che si protrasse fino all’ultima giornata. Al termine del campionato, l’Inter chiuse il proprio girone al penultimo posto, in una posizione che, secondo i regolamenti, la condannava alla discesa in Serie B.
La partita della salvezza
Per mantenere la categoria, l’Inter fu costretta a giocarsi la permanenza in uno spareggio infuocato contro la Libertas Firenze. La partita, tesa e fondamentale per il futuro del club, fu disputata in campo neutro.
In un’epoca in cui le regole sulla retrocessione erano meno definite e il calcio italiano era nel caos, questo spareggio non fu solo una partita sportiva, ma un vero e proprio atto di sopravvivenza. I nerazzurri, pur tra mille difficoltà e una stagione fallimentare, riuscirono a imporsi. Assicurandosi la salvezza e scongiurando quella che sarebbe stata una delle pagine più nere della sua storia centenaria.
Inter, l’eredità dimenticata
L’epopea della retrocessione sfiorata, spesso oscurata dalla successiva fusione forzata del 1928 (che portò al cambio di nome in Ambrosiana su imposizione del regime di Mussolini), resta una delle curiosità meno conosciute della storia interista. Ricorda come anche un club dalla vocazione “Internazionale” e vincente possa attraversare momenti di profonda crisi. Quello spareggio non fu solo una vittoria per l’Inter di allora. Ma garantì la continuità del club nel massimo campionato. Ponendo le basi per la successiva rinascita che avrebbe portato al secondo scudetto nel 1920 (due anni prima, nel campionato CCI) e, in seguito, a eroi e trionfi mondiali.



