L’Inter celebra un traguardo storico che va ben oltre i confini del campo da gioco: ovverosia il ritorno all’utile di bilancio per la prima volta in quindici anni. Una notizia di grande rilievo, che sancisce il successo del percorso di risanamento economico intrapreso dalla dirigenza nerazzurra negli ultimi anni.
L’Amministratore Delegato, Beppe Marotta, ha espresso tutta la sua soddisfazione per il risultato raggiunto. Durante l’assemblea degli azionisti, lo stesso Marotta ha parlato di una “tappa storica” e del coronamento di una strategia fondata sulla “sostenibilità, efficienza sportiva e disciplina finanziaria”.
I numeri raccontano in maniera eloquente l’inversione di tendenza: il bilancio relativo alla stagione sportiva 2024/2025 si è chiuso con un utile netto di 35.4 milioni di euro, un miglioramento drastico rispetto alla perdita dell’anno fiscale precedente. Un risultato eccezionale, trainato da ricavi record per il club, che hanno toccato la cifra di 567 milioni di euro. Questo valore rappresenta il più alto di sempre per l’Inter e un primato per la Serie A, al netto del player trading (compravendita di giocatori).
Inter, una combinazione vincente
Tale exploit finanziario è frutto di una combinazione vincente: gli ottimi risultati sportivi ottenuti nelle competizioni domestiche ed europee, che hanno garantito ricchi premi UEFA, e la forte crescita organica del fatturato commerciale e degli incassi da matchday. Non va dimenticato, inoltre, il contributo della partecipazione alla prima edizione del Mondiale per Club FIFA, che ha generato entrate significative.
Il conseguimento dell’utile non è solo un dato contabile positivo, ma un segnale di solidità e stabilità a lungo termine. Il CEO interista, ex Juve e Sampdoria, ha sottolineato come questo risultato rafforzi lo sviluppo della Società “dentro e fuori dal campo” e sia un ulteriore passo nell’impegno del Club per la stabilità finanziaria, supportato anche dal nuovo finanziamento a lungo termine ottenuto e dalla riduzione degli oneri finanziari.
Il ritorno al break-even (punto di pareggio) proietta la società meneghina in una nuova era, consentendo di guardare al futuro con maggiore serenità e margini di manovra più ampi per continuare a competere ad altissimi livelli, mantenendo al contempo un approccio di gestione oculato e sostenibile.



