Le parole di Scaroni
Il presidente del Milan, Scaroni, conferma che Milan e Inter giocheranno nel nuovo stadio di San Siro a partire dal 2030. Il consiglio comunale di Milano approva la vendita dell’impianto e delle aree circostanti per 197 milioni di euro, aprendo la strada alla demolizione del vecchio Meazza e alla costruzione di un’arena moderna da 71.500 posti. Scaroni enfatizza la necessità di un impianto all’avanguardia per competere in Europa, citando esempi come Tottenham, Real Madrid e Arsenal che hanno raddoppiato i ricavi post-rinnovamento. I club collaborano con architetti Foster + Partners e Manica per un design iconico, con forma ovale e spazi per 500.000 visitatori annui. I lavori partono nel 2027, dopo finalizzazione del progetto entro il 2026.
Sugli incassi del nuovo San Siro
“Vi faccio solo tre esempi, Tottenham, Real Madrid e Arsenal, che hanno puntato su impianti all’avanguardia negli ultimi anni. Tutte e tre hanno più che raddoppiato i loro incassi nel primo anno nella loro nuova casa rispetto all’ultimo in quella vecchia. Milan e Inter al momento toccano solo una frazione delle loro cifre. Per restare competitivi dal punto di vista sportivo, quindi, abbiamo bisogno di un impianto moderno. Ci aspettiamo un aumento sostanziale dei ricavi. Non perché i biglietti per tifosi e famiglie saranno più cari, ma perché potremo vendere più pacchetti con hospitality alle aziende e biglietti premium. Senza contare i ricavi derivanti dalle altre attività.”
Il proetto del nuovo San Siro
Il nuovo stadio integra sostenibilità con 148.000 metri quadrati di verde, pannelli fotovoltaici e strutture come hotel e centri commerciali. Scaroni prevede rodaggio entro gli Europei 2032, co-ospitati dall’Italia. Nonostante opposizioni da comitati come Sì Meazza e ricorsi al TAR su vincoli storici, il progetto avanza: il TAR respinge sospensive sulla vendita, sbloccando procedure. Milan e Inter finalizzano l’acquisto entro novembre 2025, superando burocrazia e fascicoli procuratori senza reati. L’impianto rafforza Milano come hub calcistico, genera benefici economici e preserva competitività europea per i club.


