La Beneamata degli ultimi anni ha consolidato la sua posizione ai vertici del calcio italiano, conquistando Scudetti e raggiungendo 2 finali di Champions League in un triennio. Nonostante questi successi, la sensazione diffusa tra gli addetti ai lavori e i tifosi è che manchi ancora un tassello per un vero e proprio “salto di qualità”, che permetta all’Inter di competere con continuità nell’élite europea e di dominare in Italia senza cali di tensione come quelli avuti contro l’Udinese e la Juventus.
La profondità della rosa
Uno dei principali elementi su cui l’Inter deve lavorare è la profondità e l’omogeneità della rosa. Se i titolari si confermano di altissimo livello, le alternative in panchina non sempre garantiscono lo stesso impatto. Nelle stagioni di maggiore successo europeo, le grandi compagini hanno potuto contare su ricambi quasi equivalenti, essenziali per affrontare i fitti calendari tra campionato, coppe nazionali ed europee. I meneghini hanno bisogno di un ulteriore sforzo sul mercato, orientato a inserire giocatori esperti e di alto profilo che possano subentrare senza compromettere il livello di gioco e, soprattutto, che possano dare il cambio ai pilastri della squadra (come i difensori centrali o i centrocampisti chiave) nei momenti di maggiore stress fisico.
Inter, l’ultimo scalino in Europa
Il salto di qualità si misura principalmente in ambito continentale. Raggiungere 2 finali di Champions è stato un risultato straordinario, ma la sfida ora è rendere l’accesso alle fasi finali della competizione un’abitudine. Per farlo, serve una maggiore maturità tattica e mentale nei momenti cruciali della fase a eliminazione diretta. Spesso i nerazzurri hanno peccato di un pizzico di inesperienza o cinismo nelle partite secche contro avversari di pari o superiore caratura.
L’innesto di ulteriori leader in campo, capaci di gestire la pressione nei momenti di difficoltà, è fondamentale per trasformare le “quasi-imprese” in vittorie storiche. Tuttavia, in questa stagione, l’approccio alla Coppa è stato incoraggiante con 2 vittorie su 2 e, viste le difficoltà iniziali in campionato, non erano certo scontate, seppure auspicabili.
Continuità economico-sportiva dell’Inter
Infine, un elemento imprescindibile per il salto di qualità decisivo, è la stabilità economico-finanziaria. Per competere stabilmente con i top club europei, l’Internazionale deve superare le incertezze societarie e finanziarie che hanno spesso limitato il mercato e costretto a cessioni dolorose. Solo garantendo una continuità negli investimenti e mantenendo i propri talenti più brillanti nel tempo, i nerazzurri potranno costruire un ciclo vincente duraturo che li consacri definitivamente tra le potenze del calcio mondiale.
L’ossatura c’è, il talento non manca. Ai nerazzurri serve l’ultimo sforzo per trovare l’equilibrio tra ambizione sportiva e sostenibilità economica, che poi è la chiave per dominare sia in Italia che in Europa, come suddetto. Ora Il giocatore alla Roberto Baggio, che potrebbe riempire quel vuoto, dare più anima al gioco e spessore internazionale, chi potrebbe mai essere? Beh: per questa risposta dobbiamo attendere le prossime sessioni di mercato, perchè ogni nome sarebbe azzardato.



