Lautaro Martinez, il e dell’Inter: gol, record e sfida scudetto
Lautaro Martinez illumina la trasferta a Cagliari con un gol decisivo che regala all’Inter una vittoria preziosa in Serie A. L’attaccante argentino infila la rete di testa al 22′ del primo tempo, sfruttando un cross perfetto da Dimarco e firmando il suo 117° gol in campionato con la maglia nerazzurra. Questo colpo non solo sblocca il match – che termina 2-0 – ma proietta Lautaro al quinto posto nella storia dei bomber interisti in Serie A, superando Sandro Mazzola e i suoi 116 gol. A 28 anni, in settima stagione al club, Lautaro dimostra fame inesauribile: segna il 12° gol in altrettante partite contro i sardi, più un assist, confermando il suo ruolo di “torturatore” eterno per i rossoblù. Dopo un avvio di stagione complicato, con solo un gol prima di oggi e assenze per problemi alla schiena che lo hanno tenuto fuori dal debutto in Champions e dal match contro il Sassuolo, l’argentino torna protagonista. Il suo colpo di testa, potente e preciso, lancia l’Inter in piena corsa scudetto, con tre punti che valgono oro in un calendario fitto di impegni.
Le parole di Lautaro: “Siamo forti, lottiamo per tutto”
Al fischio finale, Lautaro Martinez parla chiaro e carica i compagni con un’intervista che trasuda leadership e grinta. “Ho avuto dei problemini, ma ora sto bene – dice ai microfoni –. È un caso che segni sempre al Cagliari, piuttosto la cosa importantissima è rimanere attaccati perché dobbiamo recuperare punti: sono tutti pronti ad attaccare l’Inter, ma abbiamo un gruppo forte e sano che lotta per tutto.” Queste parole catturano l’essenza del capitano: umile sul record personale, focalizzato sul collettivo. Rifiuta di celebrare solo il suo exploit contro i sardi – dove ha sfiorato persino la doppietta con un altro colpo di testa lento ma astuto, neutralizzato da Caprile – e guarda avanti. L’Inter, reduce da un inizio balbettante con infortuni e ritmi accelerati, recupera terreno e si avvicina alla vetta. Lautaro, con contratto fino al 2029, incarna la rinascita nerazzurra: il suo rientro coincide con una squadra che riprende slancio, dopo le delusioni europee. Contro un Cagliari ordinato ma remissivo, i nerazzurri dominano il possesso e creano occasioni, con Sommer che para poco e male. Lautaro non segna da solo: Thuram e Barella sfiorano il raddoppio, ma basta il suo guizzo per tre punti sudati.
Record storico e futuro luminoso: verso l’Olimpo nerazzurro
Superare Mazzola non è solo statistica: Lautaro Martinez riscrive la storia dell’Inter con un’ambizione che lo spinge oltre i numeri. Ora è quinto nella classifica dei marcatori in Serie A con la Beneamata. Dista solo 11 gol da Alessandro Altobelli (128) e mira a scalare verso István Nyers (133), Benito Lorenzi (138) e il mito Giuseppe Meazza (197). A differenza del leggendario Sandro, che brillò negli anni Sessanta con classe elegante, Lautaro incarna la garra argentina: lotta, pressing e gol clutch nei momenti chiave. Questo record arriva in un’annata di transizione per l’Inter, che Inzaghi plasma con giovani talenti e veterani affamati. La vittoria a Cagliari rafforza la mentalità vincente: i nerazzurri, sotto pressione da rivali affamate di scudetto, rispondono con unità. Lautaro, con 12 centri contro i sardi in 12 gare, simboleggia la superiorità storica su certi avversari. Futuro? L’argentino punta a tutto: Champions, tricolore e record eterni. Il gruppo “sano e forte” che cita lui guiderà la carica. L’Inter accelera, e Lautaro marcia in testa, pronto a conquistare l’Olimpo nerazzurro con passi decisi e gol letali.