Fabrizio Biasin. La vittoria per 0-2 dell’Inter sul campo del Cagliari non è stata solo una boccata d’ossigeno in classifica, ma anche un tema caldo per l’analisi post-partita, in particolare attraverso gli occhi e le parole di Fabrizio Biasin. Il giornalista, noto per la sua fede nerazzurra, ha commentato il match sottolineando sia la solidità ritrovata della squadra di Chivu, sia alcuni aspetti psicologici e di prospettiva, con un occhio di riguardo per il giovane marcatore Pio Esposito.
Biasin aveva già preannunciato l’importanza della trasferta sarda, raccogliendo anche confidenze interne, come quella di Acerbi sulla necessità per l’Inter di “vincere e sorridere di più” per trovare la giusta carica. La partita ha parzialmente soddisfatto queste aspettative. Il giornalista ha riconosciuto la capacità della Beneamata di sbloccare subito il risultato con il ritorno al gol di Lautaro Martínez, un fattore cruciale per gestire l’incontro.
Il calo nella ripresa
Nonostante un calo nella ripresa, dove il Cagliari ha avuto l’occasione del pari colpendo un palo, la formazione memeghina è riuscita a mantenere la lucidità difensiva e, soprattutto, a chiuderla. Ma Il vero punto focale delle analisi del fine partita di Biasin, è stato quello sul giovane Francesco Pio Esposito. Dopo il suo primo gol in Serie A, che ha sigillato la vittoria, Il giornalista ha sposato la linea della prudenza e della calma, un messaggio che sembra provenire anche dall’interno del club.
L’esortazione è quella di non alimentare un eccessivo clamore mediatico attorno al classe 2005, affinché possa continuare il suo percorso di crescita “lavorando in silenzio”; perchè, Il rischio, secondo il giornalista, è che l’entusiasmo si trasformi in troppa pressione prematura, ovvero un pericolo sempre in agguato quando un giovane talento si affaccia con successo sul grande palcoscenico.
In sintesi, la vittoria in Sardegna, per il super tifoso Biasin, è un triplice segnale positivo: i tre punti, la prova del capitano Lautaro e l’esordio con gol di Esposito, Tuttavia, quest’ultimo va gestito con attenzione e misura. Infine, la prestazione, seppur con qualche sofferenza, conferma che la squadra sia sul percorso di continuità che la dirigenza chiede.
