Inter stregata da Francesco Pio Esposito. Quest’anno il club nerazzurro può contare su un reparto offensivo completo e affidabile. Insomma, dietro la Thu-La c’è vita e speranza, con la bella gioventù rappresentata proprio da Pio Esposito e da Bonny. Due giovani talenti in rampa di lancio che si sono subito calati in una nuova realtà, con umiltà e tanto impegno. Il più piccolo dei fratelli Esposito, che ha già esordito in estate con la maglia nerazzurra al Mondiale per Club con tanto di gol al River Plate, ha strappato parecchi applausi in occasione del debutto in Champions League contro l’Ajax. Una prestazione di livello ricca di tanti spunti positivi. Riccardo Trevisani, giornalista sportivo, durante il suo intervento nel podcast Fontana di Trevi di Cronache di Spogliatoio, ha fatto il punto sull’attaccante dell’Inter.
Inter, Trevisani: “Pio Esposito bisogna giudicarlo per quello che fa in campo”
“Il problema è questo: che Esposito sia per forza un fenomeno qualsiasi cosa faccia o per forza una pippa. La cosa che bisognerebbe arrivare a fare è giudicare Esposito per quello che fa“, l’opinione di Riccardo Trevisani in merito all’attaccante classe 2005 dell’Inter, Francesco Pio Esposito. Per Trevisani la prestazione contro il Sassuolo di Pio Esposito è “da 6,5, certamente non da 7. Da 7 era quella di Amsterdam anche perché in Champions League e penso che il discorso sia assolutamente figlio della faziosità dello schieramento“.
Trevisani ha aggiunto: “Bisogna per forza dire che è forte perché è giovane e gioca nell’Inter. Dall’altra parte i milanisti, gli juventini o chi ha l’Inter contraria… tutti a dire: come mai non ha vinto il Pallone d’Oro? Il centravanti deve fare gol, non può essere l’unico metro di misura. Sì, ma se fa tre assist come ad Amsterdam va bene. Se entra in campo e fa come Dovbyk o si mangia i gol come Gimenez allora arriva la critica. Ma non deve essere a priori“.