L’arrivo di Manuel Akanji all’Inter non è stato un semplice acquisto per rinforzare la rosa, ma una mossa strategica che ha offerto al tecnico Cristian Chivu nuove e preziose opzioni tattiche in difesa. La sua presenza ha trasformato il reparto arretrato nerazzurro, rendendolo più versatile e adattabile alle diverse situazioni di gioco.
Akanji, difensore svizzero di grande intelligenza calcistica, si distingue per la sua duttilità. Può agire come braccetto destro o sinistro nella difesa a tre, ma anche come centrale in una difesa a quattro, un’opzione che Chivu può ora considerare con maggiore serenità. Questa flessibilità permette all’allenatore rumeno di modulare lo schieramento in base all’avversario, sorprendendo gli attaccanti avversari e garantendo una copertura più efficace del campo.
Le caratteristiche di Akanji
La sua rapidità, unita a una notevole capacità di lettura del gioco, lo rendono un difensore moderno, in grado di affrontare sia attaccanti veloci che fisici. Akanji non si limita a difendere, ma è anche un punto di partenza per l’azione offensiva. Il suo tocco di palla pulito e la sua precisione nei passaggi verticali sono un’arma in più per l’Inter, che può contare su una costruzione dal basso più fluida e meno prevedibile.
Inoltre, la sua esperienza a livello internazionale, maturata in club di alto livello come il Borussia Dortmund e il Manchester City, ha portato una mentalità vincente e una leadership silenziosa all’interno dello spogliatoio. L’elvetico è un professionista serio e meticoloso, un esempio per i compagni più giovani, che possono imparare dalla sua etica del lavoro e dalla sua dedizione.
La pedina perfetta per la difesa camaleontica
La sua presenza offre a Chivu la possibilità di sperimentare diverse formazioni, passando da un modulo all’altro senza sacrificare la solidità difensiva. L’Inter può ora variare tra un 3-5-2 più prudente e un 4-3-3 più offensivo, a seconda delle esigenze della partita. Questa capacità di adattamento è un vantaggio competitivo non indifferente, soprattutto in un campionato come la Serie A, dove ogni match presenta sfide tattiche diverse.
In sintesi, il recente l’acquisto di Akanji è una mossa che va oltre il singolo giocatore: è un investimento nella flessibilità e nella profondità della rosa. Con lui in campo, la difesa dei meneghini non è più una fortezza rigida, ma un reparto dinamico e intelligente, pronto a rispondere a ogni sfida con una soluzione tattica diversa.



