Inter, come Akanji può rivoluzionare la difesa
La sosta per le nazionali è un momento cruciale per l’Inter. Dopo il deludente 1-2 casalingo subito contro l’Udinese, la squadra di Cristian Chivu è al lavoro per resettare e trovare la giusta mentalità. L’esigenza di un cambio di passo è evidente, l’allenatore rumeno sta sfruttando questi 15 giorni per implementare una vera e propria rivoluzione tattica, con l’obiettivo di rendere l’Inter più imprevedibile e solida.
La novità più significativa riguarda il modulo. Se la gestione precedente di Simone Inzaghi aveva fatto del 3-5-2 il suo dogma, Chivu sembra orientato a un cambio epocale, rispolverando la difesa a quattro, un sistema che non si vedeva ad alti livelli in nerazzurro da diverso tempo. La mossa, che ha sorpreso molti, è stata resa possibile dall’arrivo di Manuel Akanji. Il difensore svizzero, prelevato in extremis dal Manchester City, si è subito imposto come una pedina fondamentale per la nuova visione di Chivu.
Inter-Padova: i primi test
Le prime prove in campo, come l’amichevole vinta 3-1 contro il Padova, hanno confermato questa tendenza. Akanji non si limita a essere un solido centrale difensivo; la sua versatilità e la sua capacità di impostazione lo rendono un’arma offensiva aggiuntiva. Chivu, infatti, lo sta provando anche in una posizione ibrida che gli permette di agire da centrale d’assalto, sfruttando la sua intelligenza tattica e la sua tecnica.
Questa “cura Chivu” o metodo non si concentra solo sul campo, ma anche sulla mentalità del gruppo. I giocatori hanno riconosciuto la necessità di “liberarsi” dalla stanchezza mentale accumulata dopo la stagione passata e il tecnico sta puntando su una maggiore intensità e attenzione ai dettagli. Anche il capitano Lautaro Martinez, in un’intervista dall’Argentina, ha sottolineato come la squadra stia lavorando per superare le difficoltà, pur esprimendo solidarietà nei confronti del suo ex allenatore.
Akanji e la strada per la ripartenza
Nella difesa a 3 o a 4, il ruolo di Akanj è chiaro. La strada per la ripartenza è ancora lunga, ma la sensazione è che l’Inter stia attraversando una fase di profondo cambiamento. Il ritorno al passato con la difesa a quattro e l’introduzione di nuove figure chiave come l’elvetico Akanji indicano la volontà del nuovo allenatore di lasciare il proprio segno e di costruire una squadra a sua immagine e somiglianza.
La risposta finale, ovviamente, arriverà dal campo, ma la nuova Internazionale sta prendendo forma, tra sogni di riscatto e la ferma volontà di tornare a vincere, cercando possibilmente di non ripetere più serate a vuoto come quella del ko contro i friulani.