Inter, Lautaro. Il calcio di oggi richiede ai suoi protagonisti un dispendio energetico sempre maggiore. Anche l’attaccante, un tempo considerato un “finalizzatore” puro e un corridore occasionale, è divenuto una figura centrale nel sistema di pressing e nel lavoro senza palla. Questo vale in particolar modo per un attaccante dell’Inter, il cui stile di gioco, improntato sull’intensità e sulla verticalità, impone un ritmo elevatissimo.
A differenza dei centrocampisti, che spesso superano i 12-13 chilometri a partita (con l’ex nerazzurro Brozovic che ha toccato record storici), la punta centrale percorre distanze leggermente inferiori ma non per questo meno significative. Dati recenti indicano che un attaccante nerazzurro come Lautaro Martinez può correre in media tra i 9 e i 10 chilometri a partita ed in casi eccezionali anche 11 km.
Lautaro. Corsa e tanta umiltà
Tuttavia, il mero dato chilometrico è solo una parte della storia. L’efficacia del “Toro” in campo non si misura solo in quantità, ma anche e soprattutto nella qualità e nell’intensità di quelle corse. Il sudamericano si distingue per i suoi scatti ad alta velocità per attaccare la profondità, i continui movimenti a smarcarsi per ricevere palla e il suo prezioso lavoro di pressione sui difensori avversari. Un lavoro instancabile che, pur non essendo sempre visibile nelle statistiche finali, è fondamentale per la creazione di spazi e per la riuscita delle azioni offensive. La sua corsa , quindi, è una combinazione di resistenza, rapidità e intelligenza tattica, elementi che lo rendono un leader umile, un capitano che lotta e si sacrifica per il bene della squadra.
Senza dimenticare il suo contributo fondamentale anche per la fase difensiva, dove l’argentino sta dimostrando di essere un difensore aggiuntivo quando le condizioni della gara glielo consentono. Nel gioco di Chivu lo abbiamo visto spesso ripiegare e recuperare palloni su palloni, con cui spezza gli attacchi avversari e li tramuta in capovolgimenti di fronte repentini ed insidiosi. Infine, L’unico dubbio di questa settimana, sarà di capire se sia tornato dall’impegno con la sua nazionale riposato oppure stressato. Staremo a vedere..