Inter, il dribbling che manca: Lookman era la chiave
L’Inter di Cristian Chivu fatica a trovare fluidità in attacco, come evidenzia la classifica Opta: i nerazzurri sono ultimi in Serie A per dribbling tentati e riusciti. Ademola Lookman, inseguito invano per tutta l’estate, poteva essere la soluzione. Il nigeriano, rimasto all’Atalanta dopo un’offerta da 45 milioni rifiutata, eccelle nel saltare l’uomo, qualità che manca alla rosa interista. Inzaghi aveva mascherato questo limite con un gioco di rotazioni e cross, ma Chivu, con un approccio più diretto, necessita di imprevedibilità. Luis Henrique, unico arrivo in attacco, è una riserva e non colma il vuoto. La sconfitta con l’Udinese (2-1) ha messo a nudo il problema: senza guizzi individuali, l’Inter stenta contro difese chiuse. Serve un cambio di passo per competere con le big.
Un mercato incompiuto e alternative mancate
Il mercato estivo dell’Inter, guidato da Marotta e Ausilio, ha deluso le aspettative. L’obiettivo Lookman, voluto da Chivu per il suo 3-4-2-1, è sfumato per l’intransigenza dell’Atalanta, che chiedeva 50 milioni. Alternative come Openda e Nkunku, valutate rispettivamente 80 e 50 milioni, sono rimaste sogni irrealizzabili. La scelta di puntare su Diouf, un giovane centrocampista, ha spiazzato i tifosi, che si aspettavano un rinforzo con le caratteristiche di Lookman: velocità e dribbling. La cessione di Carboni in prestito al Genoa e l’addio di Sanchez hanno ulteriormente ridotto le opzioni offensive. Ora, con la Coppa d’Africa che priverà Lookman per un mese nel 2026, l’Inter deve trovare soluzioni interne o ripensare la strategia di mercato a gennaio.
Chivu e il futuro: serve un’invenzione tattica
Chivu, nonostante le difficoltà, non si arrende. La sua Inter, ancora in rodaggio, alterna exploit come il 5-0 al Torino a prestazioni opache come contro l’Udinese. Senza un dribblatore, il tecnico romeno deve affidarsi a Thuram e Lautaro, ma nessuno dei due eccelle nell’uno contro uno. Pio Esposito e Bonny rappresentano il futuro, ma mancano di esperienza per incidere ora. La sosta offre a Chivu l’opportunità di affinare il gioco, magari sfruttando la versatilità di Zalewski o Mkhitaryan nel 3-4-2-1. La sfida con la Juventus incombe: un risultato positivo potrebbe dare fiducia, ma serve un’invenzione tattica per ovviare alla carenza di dribbling. L’Inter deve ritrovare smalto, o il gap con le rivali rischia di ampliarsi.



