Inter, Chivu e il rebus del centrocampo: Calhanoglu guida, Frattesi in cerca di spazio
Cristian Chivu affronta una sfida cruciale nel ridisegnare il centrocampo dell’Inter, con l’obiettivo di rendere il 3-5-2 più verticale e dinamico. Hakan Calhanoglu rimane il fulcro del progetto, nonostante una forma fisica non ottimale dopo un’estate complicata. Il turco, leader tecnico, è l’uomo ideale per innescare le punte con passaggi rapidi, ma la sconfitta contro l’Udinese (2-1) ha evidenziato difficoltà. Davide Frattesi, invece, lotta per un posto da titolare. Reduce da un intervento per un’ernia inguinale, l’ex Sassuolo offre energia e inserimenti, ma rischia di restare un’alternativa di lusso, con Barella, Mkhitaryan e i nuovi Sucic e Diouf a contendersi i posti. Chivu, fedele alla sua visione, punta su un’evoluzione graduale, senza rivoluzioni, per bilanciare qualità e intensità.
La necessità di Chivu
Il mercato estivo ha complicato la costruzione del centrocampo nerazzurro. L’arrivo di Sucic e Diouf, costati rispettivamente 25 e 20 milioni, ha aumentato la concorrenza, mentre Zielinski appare in calo nelle gerarchie. Frattesi, che ha rifiutato offerte da Napoli e Roma, è al centro del progetto di Chivu, ma il suo minutaggio limitato (16 gare da titolare nella stagione 2024/25) alimenta dubbi. Calhanoglu, corteggiato dal Galatasaray con un’offerta da 20 milioni respinta dall’Inter, resta il rigorista e il faro della squadra. La società, nonostante le voci di mercato, lo considera incedibile, ma la sua centralità richiede un recupero fisico completo. Chivu deve trovare l’equilibrio tra la creatività del turco e l’esplosività di Frattesi, senza sacrificare la solidità di Barella, per affrontare sfide come la Juventus e la Champions.
Un reparto ancora in rodaggio
La visione di Chivu si scontra con le aspettative dei tifosi e le pressioni del calendario. La sconfitta con l’Udinese ha messo in luce un reparto ancora in rodaggio, con Calhanoglu non al top e Frattesi in cerca di continuità. Il tecnico romeno, che ha conosciuto la squadra al Mondiale per Club, insiste su un centrocampo a due, con tre offensivi davanti, sperimentando un 3-4-2-1. Sucic e Diouf portano freschezza, ma Mkhitaryan e Zielinski garantiscono esperienza. Frattesi, con il suo stile “elettrico”, potrebbe brillare come trequartista, ma deve conquistare spazio. L’Inter, con un mercato chiuso senza un mediano difensivo di peso, punta sulla crescita interna per competere in Serie A e in Europa. La sfida di Chivu è trasformare questo traffico di talenti in un’orchestra affiatata, con Calhanoglu come direttore e Frattesi come possibile sorpresa.



