Inter, Bergomi senza filtri: mercato deludente, vecchi problemi irrisolti
Beppe Bergomi, ex capitano nerazzurro, non usa mezze misure dopo il ko dell’Inter contro l’Udinese 1-2: “Col mercato non è migliorata, da quattro anni ha gli stessi problemi”. La squadra di Chivu, reduce da una stagione intensa, manca di un giocatore capace di saltare l’uomo, come dimostrato dalla cessione di Zalewski, l’unico con quel profilo. Contro la fisicità friulana, i nerazzurri hanno faticato, con una manovra prevedibile e una difesa esposta. I cinque acquisti under 23, tra cui Diouf e Sucic, non sono titolari, e l’età media alta della rosa preoccupa. Chivu, secondo Bergomi, deve lavorare sulla mentalità: “Inzaghi la faceva giocare bene, Chivu deve incidere nella testa dei giocatori”. La sosta è cruciale per rimotivare il gruppo.
Diouf? Poco fisico, troppo ofensivo
Il centrocampo interista, con Sucic e Calhanoglu opachi, ha mostrato limiti evidenti. Bergomi critica l’acquisto di Diouf, un altro “numero 10” offensivo, mentre Koné della Roma avrebbe portato sostanza fisica. “Serve un mediano di rottura”, insiste lo Zio, sottolineando l’incapacità della dirigenza di rinnovare la rosa dopo l’addio di Inzaghi. Il 3-5-2, modulo storico, limita le opzioni tattiche: alzare la linea difensiva e pressare alto è rischioso senza un difensore veloce. La cessione di Taremi e l’assenza di un esterno d’attacco pesano. Chivu, come dichiarato, deve trovare soluzioni interne: “Lavoriamo con quello che abbiamo”. La sosta offre tempo per migliorare ritmo e automatismi.
Una attacco senza “apriscatole”
In attacco, Lautaro e Thuram non hanno brillato, e il 4-2-4 finale ha creato confusione. Bergomi avverte: “L’Inter non è mai stata la più forte, ma la più brava con Inzaghi”. Ora, senza un “apriscatole” come Lookman, sfumato in estate, la squadra fatica contro difese chiuse. Servono giocatori in grado di saltare l’uomo e scardinare le difese avversarie nell’uno contro uno. Chivu, elogiato per il carattere, deve affrontare un anno difficile, con una rosa invecchiata e un mercato che non ha colmato le lacune. La sosta sarà decisiva per ritrovare compattezza e affrontare il derby d’Italia con più convinzione.


