Ex Inter, finisce l’avventura di José Mourinho al Fenerbahçe. Dopo una stagione altalenante, il Fenerbahçe ha annunciato l’esonero di José Mourinho. La decisione, arrivata a sorpresa, giunge al termine di un campionato e di una eliminazione dalla Coppa continentale principale, che ha visto la squadra di Istanbul concludere al secondo posto, a tre punti dal Galatasaray. Una posizione che, per un club con le ambizioni del Fenerbahçe, non è ritenuta sufficiente, o per meglio dire, non è digeribile se a questo ci si aggiunge anche la sconfitta contro il Benfica.
Di fatto è avvenuta ieri 29 agosto, ma il mancato scudetto aveva già messo in chiaro questa eventualità.Tuttavia, la causa scatenante pare sia stata quella delle parole, post Champions contro il Benfica , dette dal tecnico in conferenza stampa, in cui ha affermato che i portoghesi fossero più forti dei turchi e che non bisognava preoccuparsi, perchè adesso, retrocessi in Europa League, bisognava vincerla. Queste parole proprio non sono piaciute alla dirigenza, che senza pensarci due volte, lo ha esonerato all’istante con una buona uscita di 9 milioni di euro per l’ex Inter del triplete.
Un’avventura durata poco
L’avventura turca dello “Special One” è iniziata con grandi aspettative, con il tecnico portoghese accolto da un vero e proprio bagno di folla. Tuttavia, il campo ha raccontato una storia diversa. La squadra, pur mostrando a tratti un gioco brillante, non è riuscita a trovare la continuità necessaria per competere fino alla fine con il Galatasaray. A questo mancato trofeo si è aggiunta anche la disfatta del mancato approdo alla fase finale di Champions League, di cui sopra, criticità che hanno accelerato la decisione drastica della società. È stato un fulmine a ciel quasi sereno, ma questa è la dura legge del calcio, o vinci o sei fuori.
L’esonero di Mourinho è l’ennesimo capitolo di una carriera che, negli ultimi anni, sembra aver perso il suo smalto. Dopo i trionfi con Porto, Chelsea e Inter, il tecnico portoghese non è più riuscito a imporsi ad altissimi livelli. L’esperienza al Fenerbahçe, la prima fuori dai cinque grandi campionati europei, doveva essere l’occasione per rilanciarsi. Invece, si è trasformata nell’ennesimo fallimento, sollevando dubbi sul suo futuro e sulla sua capacità di adattarsi a un calcio in continua evoluzione.
Mourinho, per la prima volta nella sua carriera, si ritrova senza squadra a inizio stagione. Le ipotesi sul suo futuro sono molteplici, dal possibile ritorno in Premier League al Newcastle o un’esperienza in Arabia Saudita. Quello che è certo è che la sua fama, un tempo inattaccabile, è ormai appannata. Il calcio moderno, fatto di pressing aggressivo e di gioco corale, sembra aver superato il pragmatico e a tratti difensivista stile di Mou. La sua ultima avventura è la conferma di una tendenza preoccupante: il tempo dello “Special One” sembra essere finito?
La maledizione dopo aver lasciato Milano nel 2010
Una cosa è certa: da quando è andato via dall’Inter nel 2010, quando nessuno mai se lo sarebbe aspettato, perchè si avviava ad essere una bandiera nerazzurra al pari di Zanetti, Helenio Herrera e via dicendo, ha imboccato una serie incredibile di esoneri ed insuccessi personali a cui si stenta a credere. Tolta una Europa League ed una Conference League vinte, più una derubatagli con la Roma, si fa molta fatica a comprendere questa metamorfosi di uno dei tecnici più vincenti e capaci del nostro secolo. Infine, questo esonero faciliterà l’arrivo di Akçiçek a Milano, visto che era un suo pupillo?



