A tutto Francesco Pio Esposito. Il giovanissimo attaccante dell’Inter classe 2005 si è raccontato al format On Board promosso da Betsson Sport, parlando delle sue origini e delle emozioni provate in occasione del primo gol segnato con la maglia nerazzurra al Mondiale per club contro il River Plate.
Inter, Pio Esposito si racconta: “Fatico ancora a realizzare il gol contro il River Plate”
“Sono legato a Castellamare di Stabia e non dimenticherò mai le mie origini. È la città dove sono nato e in cui ho vissuto fino a sei anni, poi mi sono trasferito a Brescia con la mia famiglia per inseguire il sogno calcistico con i miei fratelli – ha raccontato Francesco Pio Esposito, attaccante classe 2005 dell’Inter al format On Board promosso da Betsson Sport – . “Tutti e tre abbiamo avuto la stessa passione che ci ha trasmesso nostro padre – ha aggiunto il centravanti nerazzurro – . Con Salvatore ho condiviso due anni a La Spezia, è normale che ci siano state discussioni vivendo insieme ogni giorno. Con Sebastiano invece mi trovo benissimo e ci confrontiamo sempre sulle nostre stagioni. Ci aiutiamo a vicenda per andare più forti“.
Il percorso nell’Inter è iniziato dalle giovanili: “Sono arrivato all’età di nove anni, ricordo ancora il gol al Torino in un torneo a Comacchio. Ci tengo a salutare mister Davide Agiu, che mi ha trasmesso i principi del club. Diceva spesso che quando sei all’Inter sei nell’élite, e ci ha insegnato la mentalità vincente. Poi con Cristian Chivu ho avuto la fascia di capitano in Under 19: mi ha responsabilizzato e fatto diventare grande. Non smetterò mai di ringraziarlo“.
Dai ringraziamenti al tecnico Chivu alle emozioni provate in occasione del primo gol segnato con l’Inter contro il River Plate al Mondiale per club: “Fatico ancora a realizzare il gol contro il River Plate, l’emozione era fortissima e nell’esultanza ero quasi spaesato. Il numero 94 che porto sulle spalle è la dedica al mio rione di Castellamare, al campetto dove sono cresciuto con i miei fratelli. Ora sogno di realizzare con le mie mani un altro obiettivo: vestire la maglia della Nazionale”.



