Julio Cesar: l’Acchiappasogni
La storia recente dell’Inter non può essere raccontata senza menzionare il nome di Júlio César, l’uomo che ha difeso la porta nerazzurra durante l’epopea del Triplete. Arrivato quasi in sordina nel 2005, il portiere brasiliano si è imposto fin da subito per le sue doti fisiche, la sua agilità felina e la sua innata capacità di leadership. Sette anni in nerazzurro, costellati da successi che lo hanno consacrato come uno dei migliori portieri della sua generazione.
Un Baluardo
Júlio César è stato il baluardo di una squadra leggendaria. Cinque scudetti, tre Coppe Italia, quattro Supercoppe Italiane, un Mondiale per club e, soprattutto, la storica UEFA Champions League del 2010. La sua stagione 2009-2010 è stata un capolavoro di prestazioni decisive. Le sue parate contro il Barcellona nella semifinale di Champions , in particolare, sono entrate nella storia, dimostrando la sua straordinaria bravura e la sua incredibile capacità di restare concentrato nei momenti di massima pressione.
Oltre alle sue qualità tecniche, Júlio César era un leader silenzioso, un punto di riferimento per compagni e tifosi. Il suo carisma e il forte legame con lo spogliatoio hanno contribuito a creare un’unità di intenti che ha reso l’Inter di Mourinho una squadra quasi imbattibile. Per i tifosi, non è stato solo il portiere del Triplete, ma “l’Acchiappasogni”, colui che ha saputo trasformare in realtà i loro desideri più grandi, lasciando un’impronta indelebile nella storia del club. Il brasiliano è stato per davvero l’emblema che i campioni possono incidere anche senza essere leader da copertina con gossip, notizie gonfiate ad arte o altro.
Zanetti e Julio Cesar
Zanetti era il leader indiscusso di quella difesa anche perchè la sicurezza che trasmetreva Julio Cesar a tutto il reparto, ha fatto veramente la differenza. Per il Mou era impensabile sostituirlo; infatti si può dire che abbia iniziato a costruire i suoi successi proprio partendo dai pali, in cui il brasiliano ne era un degno interprete.