Inter, difesa in evoluzione: moduli e mercato ridisegnano il reparto
L’Inter di Cristian Chivu si prepara al debutto in Serie A contro il Torino con una difesa da ricostruire, dopo aver subito gol nelle amichevoli estive contro Monza, Inter Under 23 e Monaco. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, la solidità ritrovata contro l’Olympiacos a Bari, con il ritorno al 3-5-2, ha dato fiducia al tecnico romeno. Tuttavia, i problemi difensivi, legati a disattenzioni e a un’età media alta, spingono la dirigenza a cercare rinforzi. Oumar Solet dell’Udinese resta nel mirino, ma la sua situazione legale frena l’affare. In alternativa, spunta Loïc Badé del Siviglia, conteso dal Leverkusen, ideale per il gioco aggressivo di Chivu. Pavard, corteggiato dal Galatasaray, potrebbe partire per 20-25 milioni, liberando fondi per un colpo giovane.
Le possibilità del modulo interista
Il mercato interista si concentra su versatilità e freschezza. Chivu alterna il 3-5-2 al 3-4-2-1, con Bastoni al centro della difesa a tre, affiancato da Bisseck e Carlos Augusto o Darmian, in caso di assenza di De Vrij o Acerbi. L’addio di Pavard aprirebbe la strada a Koni De Winter del Genoa, pupillo del tecnico, o a Giovanni Leoni del Parma, talento classe 2006. La strategia di Marotta è chiara: svecchiare una retroguardia con Acerbi (37 anni), De Vrij (33) e Darmian (35), senza sacrificare equilibrio. Le cessioni di Zalewski e altri hanno generato un tesoretto di 47 milioni, che potrebbe finanziare un difensore e un mediano come Djaoui Cissé. L’Inter vuole una difesa veloce, capace di reggere le transizioni.
Le strategie di mercato
Con il campionato alle porte, Chivu punta sull’esperienza di Bastoni e Bisseck, ma il mercato resta aperto. Se Solet e Badé sfumano, l’Inter valuta profili come Kiwior o Chalobah dalla Premier League. La priorità è un difensore che si adatti a entrambi i moduli, garantendo aggressività e copertura. Le squalifiche di due titolari per la gara contro il Torino complicano i piani, ma il tecnico romeno lavora per una squadra fluida e verticale. L’Inter non vuole solo competere con il Napoli di Conte, ma costruire un ciclo duraturo. La difesa, con i giusti innesti, sarà il fulcro di questa ambizione, mescolando gioventù e solidità per affrontare Serie A ed Europa League.