Inter, oggi andrà in scena la finale di Supercoppa Europea contro il PSG e Tottenham, e Luis Enrique ha ricostruito su UEFA.com il cammino del vittorioso Paris nell’ultima Champions League.
L’AMORE DEI PARIGINI – “Ancora oggi, quando cammini per Parigi, la gente ti ringrazia e ti abbraccia. È una delle cose che, da uomo di esperienza, apprezzo di più: vedere persone che non conosci e che, per un mese o un anno, sono riuscite a essere più felici grazie alla nostra squadra“.
L’INIZIO IN CHAMPIONS – “Nelle prime tre o quattro partite camminavamo sul filo del rasoio, pur meritando più punti. Poi la fiducia è calata. L’altruismo dei giocatori ha cambiato tutto: ci siamo concentrati nel servire sempre il compagno meglio posizionato in area. Da lì le statistiche sono migliorate, le vittorie sono arrivate e la fiducia è tornata“.
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L’ARRIVO IN FINALE – “Ero preoccupato per le due settimane precedenti, dopo la finale di Coppa di Francia. La priorità era arrivare rilassati, senza essere sopraffatti dall’ambiente. Quando c’è troppo entusiasmo, può diventare un problema: sapevamo di poter dare il 100%, ma ho detto ai ragazzi di puntare al 105% e non al 120%, per non farsi travolgere dalla tensione. L’approccio della squadra è stato eccezionale“.
GLI OBIETTIVI STAGIONALI – “Vogliamo migliorare. In termini di titoli sarà più difficile, perché ci sono più contendenti, ma possiamo crescere sia in attacco che in difesa. Vogliamo essere pronti a vincere tutto, ripetere l’impresa e passare alla storia. Questa possibilità ci dà una motivazione speciale“.