Termometro sempre caldo quello riguardante il caso Ademola Lookman tra Atalanta e Inter. Sono giorni di attesa, in particolare sul fronte Inter, con il club meneghino che sta valutando un rilancio per l’attaccante nigeriano nei prossimi giorni. L’ex Fulham, nel frattempo, ha deciso di forzare la mano con la Dea andando difatti allo scontro. Ha cancellato le foto con l’Atalanta dai social, poi pubblicato un lungo post con il quale ha espresso la sua chiara intenzione di lasciare Bergamo per trasferirsi a Milano. E a Zingonia sono già tre giorni che Lookman non si presenta. Cosa succederà, dunque, nei prossimi giorni e come si evolverà il caso Lookman? Si potrebbe finire in tribunale? A questa domanda ha risposto l’avvocato Michele La Francesca.
Inter, avv. La Francesca: “Caso Lookman? Si rischia l’articolo 14, altro che 17”
La vicenda Lookman tra Atalanta e Inter potrebbe avere dei risvolti giudiziari? A tal proposito l’avvocato Michele La Francesca ha spiegato come, in questa particolare situazione, si rischierebbe l’articolo 14, con buona pace dell’articolo 17. Andiamo per gradi. Lookman potrebbe liberarsi dall’Atalanta rischiando però una squalifica, dunque con una risoluzione in assenza di giusta causa.
Tra Lookman e Atalanta è stato siglato un patto lo scorso anno per la cessione del giocatore in questa sessione di mercato. Ora, secondo la posizione del giocatore, il club bergamasco ha rifiutato un’offerta ritenute giusta, quella dell’Inter. L’Atalanta, invece, ha dichiarato che quell’accordo fosse valido solo per l’estero. Se la società dovesse avere ragione, a quel punto sarebbe nella posizione di poter punire il proprio tesserato. In caso contrario, si rischierebbe l’articolo 14 del regolamento FIFA. In cosa consiste? Lookman, in questo caso, potrebbe risolvere unilateralmente il contratto con l’Atalanta per una giusta causa per il comportamento scorretto del club.
“Tutto dipende dalle prove che hanno in mano il club e il calciatore sul tipo di accordo raggiunto. La presa di posizione di Lookman – che non ha inviato un certificato medico – può lasciar pensare che egli sia sicuro del fatto suo (ovvero che potrebbe avere le prove dell’accordo nella versione data da lui). D’altronde non può non essere consapevole del rischio che correrebbe laddove non avesse ragione (riduzione stipendio, esclusione della rosa)“, ha aggiunto l’avvocato La Francesca.