San Siro: approvazione vendita a Inter e Milan rinviata a settembre
L’approvazione per la vendita di San Siro a Inter e Milan slitta a settembre, come riportato da La Gazzetta dello Sport. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, parlerà oggi, 21 luglio 2025, in Consiglio comunale, dove dovrebbe confermare la sua permanenza in carica nonostante l’inchiesta giudiziaria che lo vede tra i 74 indagati. L’accordo per cedere lo stadio e le aree limitrofe per 197 milioni di euro, con il Comune che partecipa a costi come bonifiche, è praticamente chiuso, ma la delibera in Giunta e Consiglio è stata posticipata. I club devono finalizzare il rogito entro il 10 novembre 2025, quando scatterà il vincolo culturale sul secondo anello, che impedirebbe la demolizione parziale. Nonostante il rinvio, c’è ancora tempo, ma il rischio di una bocciatura in Consiglio resta alto.
Un iter complesso tra politica e ricorsi
La maggioranza in Consiglio comunale è fragile: su 48 consiglieri, 31 appartengono all’area di governo, ma cinque hanno già espresso parere contrario, rendendo l’approvazione incerta. Secondo FCInterNews, un voto favorevole dell’opposizione potrebbe essere necessario, ma porterebbe tensioni politiche. Anche in caso di via libera, sono attesi numerosi ricorsi legali che potrebbero contestare la validità della vendita, come evidenziato da Sport Mediaset. Il TAR della Lombardia ha già respinto un ricorso del Comitato Sì Meazza sul vincolo del secondo anello, ma la partita giudiziaria è lontana dalla conclusione. Intanto, San Siro ospiterà la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali 2026 e le partite di Serie A, mentre il progetto del nuovo stadio, affidato a Norman Foster e Manica, avanza con l’obiettivo di completamento nel 2030.
Il futuro di San Siro e i piani dei club
Inter e Milan, rappresentati da Oaktree e RedBird, puntano a un nuovo stadio da 71.500 posti, con 13.000 dedicati a hospitality, da costruire nell’area dei parcheggi. Il Meazza sarà parzialmente demolito, preservando parte della Curva Sud e della tribuna arancio per un anfiteatro multifunzionale, come riportato da Corriere.it. L’investimento complessivo supera il miliardo, con finanziamenti da banche come Jp Morgan e Banco Bpm. L’inchiesta sull’urbanistica milanese, che coinvolge l’assessore Tancredi e l’ex presidente della Commissione Paesaggio Marinoni, aggiunge incertezza, ma i club restano ottimisti, secondo La Gazzetta dello Sport. La deadline di novembre è cruciale per evitare che il vincolo blocchi il progetto, spingendo Inter e Milan verso alternative come Rozzano o San Donato.



