Inter, rimonta thrilling contro Urawa: Lautaro e Carboni decisivi
L’Inter di Cristian Chivu conquista una vittoria sofferta ma cruciale contro l’Urawa Red Diamonds al Mondiale per Club 2025, vincendo 2-1 a Seattle. Come riporta La Gazzetta dello Sport, i nerazzurri, sotto dopo il gol di Watanabe all’11’, dominano il possesso (oltre l’80%) ma faticano a creare occasioni nitide. Una traversa di Lautaro Martinez al 19’ sembra il preludio a un pareggio, ma il primo tempo si chiude con i giapponesi avanti. Chivu mescola le carte nella ripresa, inserendo Mkhitaryan, Pio Esposito, Bastoni e Carboni. La svolta arriva al 78’, con una rovesciata spettacolare di Lautaro su corner di Barella. In pieno recupero, al 92’, Valentin Carboni firma il 2-1 con un diagonale destro, regalando tre punti fondamentali. L’Inter sale a 4 punti nel Gruppo E.
Luci e ombre del’Inter
La partita evidenzia luci e ombre nerazzurre. L’Urawa, con un 4-2-3-1 difensivo, sfrutta un errore di Dimarco e Carlos Augusto per il gol di Watanabe, primo di una squadra asiatica contro un’italiana al Mondiale. L’Inter, nonostante il controllo del gioco, appare prevedibile e lenta, come già visto contro il Monterrey (1-1). Lautaro, con 10 gol in 10 match internazionali nel 2025, si conferma leader: la sua acrobazia rianima una squadra in affanno. Carboni, subentrato, si rivela la sorpresa, segnando il suo primo gol ufficiale con l’Inter. Chivu, però, deve registrare la difesa, vulnerabile in ripartenza, e trovare fluidità offensiva. I cambi, da Mkhitaryan a Bastoni, portano energia, ma le occasioni sprecate, come il tap-in di Mkhitaryan al 71’, preoccupano.
Il rilancio verso gli ottavi
Con questa vittoria, l’Inter si rilancia verso gli ottavi, ma la sfida col River Plate il 26 giugno sarà un test cruciale. I sudamericani, forti del 3-1 sull’Urawa, sfruttano il gioco aereo e la velocità di Mastantuono. Chivu sa che serve un’Inter più cinica per puntare al primo posto nel girone. La mentalità, come dimostrato dalla rimonta, c’è: i nerazzurri non mollano, nonostante un primo tempo opaco. Lautaro e Carboni, con la loro “garra” argentina, incarnano lo spirito di una squadra che vuole lasciare il segno. I tifosi sognano un cammino lungo, ma il tecnico rumeno deve affinare la manovra per evitare altre sofferenze. La strada verso la gloria mondiale è ancora aperta, con la preoccupazione per le condizioni di Pavard.



