Il solito caustico ex allenatore dell’Inter, Roberto Mancini, ha parlato di vari argomenti intervistato a margine di un evento a Rimini. Tra i quesiti, la sua opinione sul rifiuto della convocazione da parte di Francesco Acerbi con la nazionale italiana. Mancini, è finito nel novero degli “acerbiani” per… un like. Alla domanda, stizzito, Mancini ha risposto: “Ma dico, con tutte le cose che potete chiedermi, andate su questa? Tutto sto marasma per un mi piace. Ma ci saranno cose più importanti, o no?“
A Mancini, allenare, manca. “La panchina mi manca, amo stare a bordocampo e a dirigere i ragazzi, ma fa parte del lavoro. Mi chiedete se la troverò, giunti a questo punto: vi dico, il calcio è strano, vediamo nelle prossime settimane che cosa succede“. E poi, sulla nazionale: “Italia-Norvegia? Credo sia importante per gli azzurri partire col piede giusto, ma attenzione. La Norvegia è una buona squadra, le gare vanno giocate: abbiamo provato sulla nostra pelle più volte che non si vincono le partite prima di scendere in campo“.
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Sull’addio alla squadra azzurra, Mancini si dice pentito. “Tornassi indietro, non darei mai l’addio alla Nazionale, mi sono molto pentito. Purtroppo ci sono state alcune incomprensioni, penso che se avessi parlato di più col presidente, tutto sarebbe andato avanti più a lungo. È stato un mio errore, lo ammetto: insomma, tornando indietro resterei assolutamente. Allenare la Nazionale è la cosa più bella che ci possa essere per un allenatore di calcio, e vincere con la Nazionale lo è ancor di più“.