Continua a far parlare la questione biglietti per la finale di Champions League a Monaco di Baviera. Come riporta il Corriere della Sera, al centro ci sarebbe una lettera inviata dall’avvocato Mirko Perlino. Questa sarebbe stata fatta recapitare a Beppe Marotta, al questore Bruno Megale, al procuratore Marcello Viola e al presidente del Tribunale Fabio Roia. Perlino afferma di agire in rappresentanza del direttivo della Curva Nord e chiede un incontro urgente in vista della trasferta in Germania.
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Stando a Repubblica, in totale le richieste da parte dei tifosi dell’Inter sono state quasi 350mila a fronte di un pacchetto da 18mila biglietti riservati alla società nerazzurra. Nonostante questo, saranno tantissimi i tifosi interisti a recarsi in Baviera senza tagliando, guardando la partita nei locali. Nella stessa fan zone di Odeonsplatz, coloro che avranno acquistato i biglietti avranno la priorità nell’accesso. L’Inter Club di Monaco si è invece organizzata affittando un locale da 700 posti, che però è già andato sold-out.
Ma torniamo alla questione ultras. I tifosi organizzati, in questo caso, resteranno senza biglietto, e oggi protesteranno davanti alla sede dell’Inter in viale della Liberazione per la gestione dei tagliandi. La protesta nasce dal fatto che, in occasioni simili, una quota di biglietti è solitamente destinata ai gruppi organizzati delle curve. Questa volta, però, le recenti inchieste giudiziarie hanno fatto sì che solo pochi ultras del “secondo anello verde” siano riusciti a ottenere il codice necessario per il biglietto della finale. Nessuno tra i destinatari della lettera sembra intenzionato a concedere l’incontro richiesto, seguiranno aggiornamenti a seguito della protesta di stasera.