Ancora una volta lui, sempre lui quando la storia chiama e la palla scotta. L’Inter fa ritorno in finale di Champions League al termine di una doppia sfida folle terminata 7-6 contro il Barcellona. A spuntarla è stato ancora una volta Davide Frattesi, l’uomo della provvidenza nerazzurra, l’uomo del cancello giallo, l’uomo dei gol indelebili e pesanti.
Minuto 99′, il maxi schermo recita: 3 a 3 (6-6 complessivo) Taremi serve Frattesi in area di rigore, l’ex Sassuolo guarda il secondo palo, aspetta l’istante giusto, gelando per qualche momento San Siro e tutti i tifosi da casa, e infine calcia con il mancino a giro. La rete si gonfia, il Meazza esplode, il Barça rabbrividisce, Davide corre. Corre verso quel cancello, lo stesso su cui si era arrampicato il 7 gennaio dello scorso anno quando al 93′ segnò un pesantissimo 2-1 contro il Verona che diede lo sprint finale per lo Scudetto della seconda stella. “Prima della partita un po’ ci avevo pensato. Riguardavo il cancello così per caso perchè ci scaldavamo da quella parte. Ho pensato ‘Chissà se oggi capiterà l’occasione’. Mi è capitata a pennello”. ha raccontato dopo il triplice fischio.
Un’esultanza di rabbia ed energia che rimarrà impressa per decenni nelle menti dei tifosi nerazzurri e non solo. Talmente carica e ricca di adrenalina da provocare un forte giramento di testa al centrocampista azzurro. Qualche istante dopo il gol infatti, Frattesi si accascia a terra e lo staff medico è costretto ad intervenire per sincerarsi delle sue condizioni. “Ho urlato talmente tanto dopo il gol che mi girava la testa e vedevo tutto nero”. Poi sui social: “Sono vivo, anche se non sono al 100%”.
I numeri di Frattesi in queste ultime gare europee sono clamorosi. Inter – Bayern Monaco termina 4-3 nel totale, decisivo il suo gol nel finale all’Allianz Arena. Inter – Barcellona termina 7-6. Decisivo il suo gol nei tempi supplementari al Meazza. Due gol pesantissimi e decisivi che riportano l’Inter in finale di Champions dopo appena due anni da quella di Istanbul.