Carlo Monguzzi boccia le proposte effettuate dal Comune per risolvere la questione stadio che vede coinvolte Inter e Milan. Le dichiarazioni
Carlo Monguzzi contro le proposte effettuate dal sindaco di Milano Beppe Sala per risolvere la questione stadio. Il leader di Europa Verde in Consiglio Comune boccia entrambe le possibili soluzioni alla problematica emerse negli ultimi mesi.
Il politico invita il primo cittadino a ascoltare le indicazioni provenienti dal Consiglio Comunale che non è disposto a concedere sconti qualora fosse ceduto San Siro alle due società.
Carlo Monguzzi motiva così la sua presa di posizione sui propri profili social:
San Siro
Non siano i cittadini a risolvere i problemi economici delle squadre.
Il Sindaco faccia il Sindaco dei milanesi e prenda indicazioni dal consiglio comunale.
Teniamo la barra dritta sulla ristrutturazione!
Ma attenzione che ogni sconto che le squadre chiedono al comune poi lo pagano i cittadini.
Evitiamo!Non si butti via il valore economico del Meazza( 70 milioni) regalandolo alle squadre sotto forma di concessione per 90 anni: sono soldi che poi ci mettono i cittadini.
Carlo Monguzzi boccia tutte le possibili soluzioni proposte della questione stadio. Il post
Stadio Inter, Carlo Monguzzi contro le proposte del Comune. Le parole
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Il leader di Europa Verde nel Consiglio Comune di Milano esprime anche la propria contrarietà alla costruzione di un secondo impianto accanto a San Siro. Una costruzione che andrebbe a togliere ulteriore verde alla zona, un gesto opposto alla volontà di Carlo Monguzzi di ripristinarlo.
Carlo Monguzzi boccia così la possibile costruzione di un nuovo stadio vicino al Giuseppe Meazza:
Evitiamo anche un secondo stadio a San Siro che coprirebbe 50mila mq di verde.
Venga il Sindaco in consiglio comunale prima di trattare con le squadre.
E poi si dia atto alle promesse di questi giorni: si depavimentino i 200mila mq di asfalto intorno allo stadio e si trasformino in verde.
Un opposizione ferma alle diverse ipotesi emerse finora che potrebbe rallentare ulteriormente la decisione di Milan e Inter. Una situazione che potrebbe, dopo diversi passi avanti, riallontanare le squadre dalla città: i club non hanno infatti ancora archiviato la possibile costruzione di impianti di proprietà rispettivamente a San Donato e a Rozzano



