Arrigo Sacchi analizza la stagione dell’Inter dispensando complimenti a Inzaghi per i risultati ottenuti e a Marotta per la programmazione avviata per l’anno prossima. Avverte però di un possibile rischio
Arrigo Sacchi analizza sulle pagine de La Gazzetta dello Sport l’operato del club nerazzurro sia sul campo sia sul mercato. Inizia il discorso elogiando l’Inter per non essersi adagiati sul vantaggio in campionato acquisito quest’anno e lo scudetto a un passo, ma avere già iniziato la programmazione futura.
Questo il passaggio iniziale del suo discorso:
Il futuro non è mai frutto del caso, e quando lo è raramente riserva soddisfazioni. Per costruire il domani servono idee, ragionamenti, discussioni: è, insomma, un processo programmatico, molto simile a quello che fanno gli architetti o gli ingegneri quando devono progettare un edificio. E, da quello che si legge e si ascolta, l’Inter si è già portata avanti con i lavori: Taremi, Zielinski, Gudmundsson, forse Hermoso dell’Atletico Madrid sono gli obiettivi, e probabilmente qualcosa di più.
Successivamente, l’ex tecnico del Milan si congratula con Beppe Marotta, Piero Ausilio e tutti i collaboratori della dirigenza interista. In quanto, dal suo punto di vista hanno individuato il segreto per potersi ripetere, per continuare a vincere: il rinnovamento.
L’opinione di Arrigo Sacchi sulla strategia adattata dalla dirigenza nerazzurra per il prossimo futuro:
In questo caso bisogna applaudire i dirigenti nerazzurri che non sono stati fermi e hanno deciso di imprimere una decisa sterzata: il segreto per continuare a vincere è rinnovarsi proprio nel momento del successo. Mi spiego: quando trionfi, sei ottimista e positivo, hai le energie giuste per pensare al futuro e per programmare. Questa è stata la strategia di Marotta, di Ausilio e dei loro collaboratori: si devono anticipare le mosse degli avversari e, soprattutto, si devono avere le idee chiare riguardo a ciò che si vuole fare nella prossima stagione.
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Inoltre, Arrigo Sacchi si congratula con Simone Inzaghi per l’ottimo lavoro svolto in questi anni in nerazzurro sottolineando come la sua conferma appaia scontata.
Gli elogi dell’ex allenatore al percorso fatto da Simone Inzaghi, giunto ormai alla terza stagione alla guida dell’Inter:
La prima cosa, logico, è avere alle spalle un club con una proprietà solida che dà fiducia e risorse economiche agli uomini di mercato. Poi si deve scegliere la guida tecnica, e qui mi sembra che la conferma di Simone Inzaghi sia scontata, visto l’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni
Infine, l’ex allenatore del Grande Milan dopo aver elogiato Simone Inzaghi, Giuseppe Marotta, Piero Ausilio e tutta la dirigenza mette in guardia l’Inter di un rischio da evitare: cadere nel sentimentalismo. Sottolineando l’importanza di valutare in modo oggettivo il rendimento dei giocatori e al termine della stagione e di non farsi abbagliare solamente da un’eventuale vittoria dello scudetto.
L’avviso conclusivo di Arrigo Sacchi:
Dopo queste operazioni, è necessario valutare con attenzione, senza farsi prendere da facili sentimentalismi, il rendimento dei giocatori che sono in organico: bisogna capire chi ha reso al massimo, chi può dare ancora qualcosa di più e chi, invece, non è stato all’altezza della situazione.