Dopo il recente incontro tra i vertici della Lega e dei club, sono arrivate le prime conferme in merito alla riforma dei campionati, che riguarderà Serie A, B e C. Queste le novità…
Nelle scorse ore nella sede della Lega Serie A si è tenuta un’assemblea, nella quale si è discusso del futuro del calcio italiano. L’ordine del giorno dell’assemblea era infatti la tanto chiaccherata riforma dei campionati professionistici italiani, sul quale si discute ormai da parecchio tempo.
Al termine dell’incontro, a cui ha partecipato anche il presidente federale Gabriele Gravina, il presidente della Lega Lorenzo Casini, ha parlato dell’esito dell’assemblea appena conclusa.
Riforma campionati, Casini: l’incontro è stato proficuo
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Ecco come Casini ha riassunto le discussioni, nel suo intervento a seguito dell’assemblea tenutasi nella sede della Lega Serie A.
“I temi principali sono due. Abbiamo ricevuto, lo avevamo invitato, il presidente Gravina per parlare di riforme. Il secondo è i criteri di ripartizione dei diritti non audiovisivi della Serie A. Il presidente, come già accaduto a Roma, ci ha indicato le criticità del calcio italiano e la necessità di intervenire sull’ordinamento del campionato, anche per l’eccessivo numero di squadre professionistiche, prospettando un documento che dovrà essere condiviso con le componenti. La Serie A in modo compatto ha presentato osservazioni e fatto domande: anche noi stiamo lavorando al documento di riforme che sarà discusso nell’assemblea del 5 febbraio. Abbiamo ribadito la necessità che il diritto di intesa rimanga, non solo come caratteristica di qualsiasi sistema federale europeo, ma anche che venga riconosciuto alla Serie A un ruolo di leadership. L’incontro è stato proficuo. Sul secondo argomento, l’assemblea ha approvato, con 19 voti su 20, i criteri di ripartizione per il prossimo quinquennio, che fanno a raffinare i precedenti. È molto importante, perché dà stabilità commerciale all’attività della lega: qualsiasi contratto andremo a siglare, a livello non audiovisivo, sappiamo quale sarà il criterio di ripartizione. Chiudo ricordando che domani è il giorno della Memoria, noi ci teniamo particolarmente”



