Nelle ultime ore, il sindaco di San Donato Milanese ha presenziato ad una conferenza stampa nella quale ha parlato dei futuri impianti di Inter e Milan, che hanno ormai deciso di abbandonare lo stadio di San Siro. Le parole del primo cittadino…
Nonostante siano i giorni conclusivi della sessione invernale di calciomercato, a Milano si continua a discutere anche in merito alla questione relativa ai nuovi stadi di Inter e Milan.
Nelle scorse ore infatti, il sindaco di San Donato Milanese, Francesco Squeri, a margine della conferenza stampa di presentazione della variante urbanistica per la realizzazione dello stadio del Milan in città, ha parlato proprio di questo tema, lanciando più di una frecciata al sindaco di Milano Beppe Sala.
Inter, uestione stadio, Squeri: Milano ha tergiversato per 4-5 anni su San Siro
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Secondo il primo cittadino infatti, il sindaco del capoluogo lombardo avrebbe “tergiversato” per far restare a San Siro sia Inter che Milan il più possibile, finché ovviamente i due club non hanno perso la pazienza, decidendo di abbandonare l’idea di ristrutturare lo storico stadio di nerazzurri e rossoneri.
“Sono le squadre che decidono dove fare lo stadio o se rimanere in uno stadio, le amministrazioni non possono fare più di tanto. Le squadre hanno le risorse e loro decidono dove metterle. Ho l’idea che Milano abbia tergiversato per 4-5 anni e alla fine le due squadre hanno cambiato idea. Ora Sala cerca di recuperarli e fa bene, fossi in lui farei lo stesso. Sala punta a trattenere più l’Inter del Milan? Può darsi, non so la situazione di Rozzano, non la conosco. Per me uno stadio lo faranno perché le squadre non vogliono già giocare nello stesso stadio”
Per quanto riguarda invece il nuovo stadio del Milan, Squeri ha parlato di un tema molto importante e delicato, come quello della sicurezza. Queste le sue parole
“Non voglio scappare dal problema sicurezza, ma il tema si verificherà tra cinque anni quindi avremo tempo di valutare e trovare delle soluzioni. La zona nord è completamente nel confine di Milano quindi qualche agente dovrà per forza arrivare da Milano, e poi ci sono gli altri comuni con cui potremmo fare delle convenzioni”



