Al termine della finale di Supercoppa Italiana tra Napoli e Inter, l’allenatore nerazzurro Simone Inzaghi si è presentato ai microfoni dei cronisti, per commentare il terzo successo consecutivo dei suoi ragazzi nella competizione…
L’Inter riesce ad avere la meglio del Napoli a pochi minuti dai calci di rigore, conquistando la terza Supercoppa Italiana consecutiva. A decidere la sfida è stata la rete del capitano nerazzurro Lautaro Martinez nei minuti di recupero della seconda frazione di gioco.
Al termine della premiazione, l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi si è presentato ai microfoni dei giornalisti per analizzare il successo dei suoi ragazzi contro i Campioni d’Italia in carica.
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Queste le parole complete dell’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi, al termine della finale di Supercoppa Italiana contro il Napoli.
“Vanno fatti i complimenti al Napoli, hanno fatto una grande partita, in 10 hanno difeso bene e lottato come leoni. Perdere una finale così dispiace per loro, ai miei invece devo fare i complimenti, era una cosa nuova per tutti con semifinale e finale così vicina. Qualcosina abbiamo pagato, ma abbiamo avuto grandissima concentrazione, Sommer lo abbiamo difeso molto bene. Potevamo sbloccarla nel primo con Dimarco, poi potevamo sbloccarla nel secondo, ma il Napoli era organizzato e difendeva bene, sapeva come farlo.
Io re di Supercoppa? Sono soddisfatto, soprattutto per i miei ragazzi, per quanto lavorano. In questi miei 3 anni con anche difficoltà, non mi hanno fatto mancare nulla. È per loro e per i nostri tifosi che son venuti fin qui, per questo siamo andati tutti sotto la curva dopo il gol di Lautaro.
Come preparo le finali? Segreti ce ne sono pochi, bisogna avere una grande squadra come ho io all’Inter e avevo prima alla Lazio, poi questa volta era nuova, ero ottimista ma fino a un certo punto. Di solito si preparano in 7/10 giorni, la squadra era stanca, qualcuno affaticato è rimasto fuori. Il merito principale è dei ragazzi.
Nervosismo Barella? Ha sbagliato, è il primo a capirlo, sta lavorando su se stesso, lo sa. Deve migliorare, lui vede la palla andare via in quel fallo, ma c’è l’arbitro che decide. Ci sta lavorando e rispetto ai miei primi due anni è molto migliorato. Dovrà farlo ancora.
Assist Pavard? Farei un plauso ai subentrati, Sanchez che aspetta prima di passare e poi il velo di Frattesi, deve essere così da qui alla fine.
Chiaramente la morte di Gigi Riva è stata un fulmine a ciel sereno, lo abbiamo saputo in spogliatoio, io l’ho conosciuto, un grandissimo uomo, ci mancherà tantissimo. Faccio le condoglianze ai suoi famigliari che saranno molto addolorati”.



