Torna d’attualità il tema della cessione dell’Inter, con il presidente nerazzurro Steven Zhang che ancora non ha trovato un modo per rifinanziare il debito con Oaktree in scadenza a maggio 2024…
Se in campo l’Inter continua a mantenere i vertici della classifica del campionato italiano, dal punto di vista finanziario il futuro societario non sembra così roseo.
Il presidente nerazzurro Steven Zhang, infatti, non ha ancora trovato il modo di rifinanziare il debito in scadenza a maggio con il fondo Oaktree…
Cessione Inter, la rivelazione sulla possibile decisione di Zhang
Cessione Inter, ecco perché Steven Zhang non ha ancora venduto
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Secondo quanto rivelato nelle ultime ore da Panorama, che ha pubblicato un documento dell’avvocato Michele La Francesca, ci sarebbero una serie di motivazioni che hanno impedito fino ad adesso al presidente dell’Inter di cedere la società nerazzurra. Queste le motivazioni rivelate dal settimanale: “La chiave per spiegarne la ragione sta nell’ammontare dei debiti e degli impegni finanziari che il gruppo di Nanchino ha contratto con riferimento all’Inter (sua controllata) e che, come subito vedremo, vanno ad incidere sul prezzo di vendita. In primo luogo, ci riferiamo al debito nei confronti di Oaktree che al 20 maggio 2024 (data di scadenza del prestito) ammonterà a 383 milioni di euro.
Dobbiamo poi considerare il debito proprio dell’Inter (che ricade pur sempre in capo al gruppo di Nanchino): segnatamente il bond emesso da Intermedia and Communication nel febbraio del 2022 (di durata quinquennale) ammontante a 415 milioni di euro, nonché le perdite degli esercizi finanziari 2020/2021 e 2021/2022 che andranno ripianate entro il 2027 (grazie alla normativa anticovid) pari a 342 milioni di euro. L’ammontare complessivo dei menzionati debiti ed impegni finanziari pendenti su Suning con riguardo all’Inter ammonta, quindi, ad 1 miliardo e 140 milioni di euro.
Cessione Inter, il prezzo di vendita deve tener conto dei debiti
Considerando che un eventuale acquirente, nel formulare l’offerta d’acquisto, non può non tenere conto dei debiti del club nerazzurro, ciò significa che, dal valore complessivo attribuito alla società meneghina, il detto acquirente andrà a decurtare i suddetti debiti facenti capo all’asset da acquisire. In sostanza, qualsivoglia soggetto o fondo interessato all’acquisto dell’Inter andrà a decurtare dalla valutazione complessiva del club quei 757 milioni di euro di debiti/impegni finanziari di cui dovrà farsi carico una volta acquisita la titolarità della società (ovvero i 415 del bond ed i 342 delle perdite posticipate al 2027).
Se, come sembra, i fondi (mediorientali ed americani) che avrebbero fin qui aperto un dialogo con Zhang per l’acquisto del club nerazzurro non si sono spinti al di là di una valutazione di 1 miliardo di euro, risulta chiara la ragione per cui la famiglia Zhang avrebbe rispedito al mittente tutte le relative offerte. È ovvio, infatti, che con una valutazione di 1 miliardo di euro, Zhang intascherebbe, al netto di quei 757 milioni di euro di debiti/impegni finanziari, appena 243 milioni.
Essendo tale importo del tutto insufficiente a saldare il debito nei confronti di Oaktree, pare evidente che Zhang non possa avallare un’operazione del genere in quanto resterebbe pur sempre debitore del fondo californiano. A questo punto appare chiaro che per poter definire le sue pendenze con Oaktree, Zhang ha la stringente necessità di ottenere, da parte dell’acquirente, una valutazione del club che comprenda tutti i suddetti debiti di Suning (quindi quel miliardo e 140 milioni di euro di di cui sopra)”.


