Per l’Inter di Simone Inzaghi è finita una settimana di fuoco e ha dimostrato che la sua squadra è più forte di tutti, anche della Juventus…
Il trittico delle trasferte stressanti della “settimana a rischio” è alle spalle. L’Inter ha portato a casa un pareggio strategico con la Juventus (da qualcuno criticato come una dimostrazione di mancanza di coraggio), un pareggio rocambolesco in Coppa contro il Benfica (con la squadra infarcita di seconde linee per far riposare i titolarissimi: mossa azzeccatissima, giudicata col senno di poi) e una vittoria che più squillante non si può sul campo del Napoli.
Al netto degli infortuni da valutare e all’indubbio retro-pensiero che prende noi interisti ogni qualvolta vediamo rimanere in campo per tutta la partita, o quasi, la coppia di attaccanti della ThuLa (“come faranno a restare efficienti per tutta la stagione?”), la sensazione è che questa Inter abbia maturità e energie per marciare sicura. E quando le punte faticano a trovare spazi, ne sanno creare per i centrocampisti che – consideriamo le capacità balistiche di Cahalanoglu, e quelle di incursori di Barella, Frattesi e Mkhitaryan – spesso tirano fuori le castagne dal fuoco.
La Juventus a due soli punti di distacco può essere una fonte di irritazione (per ricorrere a una metafora olfattiva: come è possibile che l’odore pungente del non-calcio confezionato, ma sarebbe meglio dire ordito, da Massimiliano Allegri possa raggiungere le nostre narici abituate al profumo di un calcio ordinato, spesso bello da vedere e raramente noioso?) ma anche di stimolo: con i bianconeri a stretta distanza adagiarsi è francamente impossibile. I bianconeri sono quelli del goal all’ultimo secondo di quel Neo-Montero (e non è un complimento) di Gatti a Monza. Mai abbassare la guardia.
Inter, ora Simone Inzaghi deve “gestire” il primato fino a dicembre…
Inter, Simone Inzaghi lo ha dimostrato: siamo più forti di tutti, anche della Juventus
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Ora, però – dopo questa settimana da cuori forti – cambia la musica, e i gufi che ieri erano appollaiati ad attendere l’inciampo di Lautaro e compagni allo stadio Diego Armando Maradona dovranno considerare ciò che segue: la rivale più accreditata dell’Inter, la Juventus per l’appunto, avrà di fronte – per le prossime partite – Napoli (e speriamo di vedere in azione il Napoli del primo tempo contro l’Inter) e Roma (in buona salute e con l’ex Dybala senza dubbio stimolato a dovere) in casa, Genoa, Frosinone e Salernitana in trasferta.
Il gruppo guidato da Simone Inzaghi, invece, dovrà gestire Udinese, Verona e Lecce in casa, Lazio e Genoa in trasferta. Se gli infortuni resteranno gestibili (Bastoni dovrebbe rientrare a breve, il ritorno di Pavard è all’orizzonte, i problemi muscolari di De Vrij e Dumfries si valuteranno in queste ore) e la tensione emotiva dei nerazzurri non calerà, è ragionevole pensare che la distanza dalla Juventus non dovrebbe diminuire. Anzi. Ma non diremo di più, per rispettare la scaramanzia di chi legge (noi non siamo per nulla scaramantici).



