Juventus-Inter è stato un derby d’Italia brutto da vedere. Ma per i tifosi juventini non è una novità con Massimiliamo Allegri in panchina…
Non è stata una bella partita, ma in fondo per la metà juventina del pubblico che vi ha assistito è, diciamolo, una sorta di abbonamento. Abbonamento alla bruttezza. Veder giocare la Juve è come dover sfogliare un Calendario Pirelli dove la protagonista è Pina Fantozzi, la moglie del mitico Ragionier Ugo, e questa è una condanna – anzi, un contrappasso dantesco – anche giusto per una tifoseria che, comunque, non perde occasione di ricordarci che “vincere è l’unica cosa che conta”. Dunque quella cosa che va in scena su un campo verde, con il pallone che rotola e che dovrebbe entrare in rete, è una pura messa in scena: ciò che conta è accendere il televisore o andare su Internet e guardare il risultato finale. Si godano il gelo sugli spalti dell’Allianz Stadium, perché lì sotto, sul campo, non c’è altro.
Per la metà che tifa Inter che ha assistito al cosiddetto “Derby d’Italia”, invece, il risultato ha un doppio sapore: c’è del buono (il campo della Juventus non ha mai regalato troppe vittorie, l’anno scorso addirittura perdemmo entrambi gli scontri diretti, a Torino si giocò meglio della Juve e si venne puniti, e nemmeno nella fulgida Era Mourinho o, andando molto indietro, a quella dell’Inter dei Record del Trap si riusciva a battere la Juve) ma anche del cattivo (siamo più forti, appena si alzava il ritmo la sensazione era quella di poter far male agli avversari, nonostante la loro granitica difesa, cui peraltro partecipano tutti e undici i giocatori, disposti da Horror Allegri dietro la linea della palla. Praticamente un Frosinone in trasferta, con la piccola differenza che il Frosinone – lo abbiamo visto a San Siro – gioca bene).
Juventus-Inter, tifosi nerazzurri pensiamo al Napoli…
Juventus-Inter, tifosi juventini abbonati alla bruttezza di Allegri…
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Altra considerazione: Juventus-Inter veniva dopo la pausa delle nazionali, dove soprattutto i giocatori dell’Inter sono stati spremuti a dovere. Il più vispo, anzi forse l’unico con testa e piglio da “Derby d’Italia” è stato Cuadrado, fischiato dal suo ex pubblico e malmenato dagli ex compagni bianconeri. Se il Dumfries sonnolento di ieri si ripeterà, il colombiano dallo scatto nervoso potrà togliersi più di una soddisfazione.
Ultimo appunto: l’attacco della ThuLa non può reggere così tutta la stagione, ieri ha finito sulle gambe. E i cambi non sono all’altezza. Allegri di contro deve gestire una sola partita alla settimana e si ritrova un poker d’attaccanti di assoluto livello. A gennaio l’arrivo di Taremi all’Inter sarebbe puro ossigeno. Ma chissà se succederà qualcosa sul fronte mercato.
Al prossimo turno, tutto giocherebbe a favore della Juventus: trasferta a Monza (che però non è una squadra disposta ad alzare le braccia di fronte ai big che vengono da ospiti sul suo campo), mentre l’Inter è impegnata allo Stadio “Diego Armando Maradona”, contro un Napoli rivitalizzato dalla cura Mazzarri. La corsa è ancora lunga, il traguardo lontano.



