Il primo pareggio in Champions League per l’Inter è stato deludente ma per Bettino Calcaterra non si sempre dare colpa a Simone Inzaghi…
L’accusa è sempre la stessa. Simone Inzaghi avrebbe sbagliato a cambiare troppi uomini. L’esordio in Champions League meritava ancora la miglior formazione e non le riserve. Ma c’è come Bettino Calcaterra, e non è il solo, a difendere le scelte del proprio allenatore. Scelte ragionate in vista anche del campionato, della seconda stella che resta il primo obiettivo di stagione:
Col senno di poi siamo tutti bravi. Certo, giocando la prossima contro l’Empoli in molti avrebbero schierato la formazione titolare ma se Inzaghi ha scelto così, molto probabilmente, ci sarà un perché. Credo che un allenatore abbia il diritto di capire se può fare o meno affidamento su alcuni calciatori. Un conto essere una riserva un altro far parte dei 15/20 titolari…
Troppi cambi e qualche giocatore, come Marko Arnautovic, che non è sembrato da Champions League. Cosa ne pensa?
Arnautovic ha giocato nel peggior momento dell’Inter contro un Real Sociedad che correva, pressava e metteva in difficoltà ogni nostro calciatore. Se noi avessimo stilato le pagelle al momento della sua sostituzione, al minuto 55, credo che di sufficienze ce ne sarebbero state poche. Sono sicuro che arriveranno soddisfazioni anche per Marko. Ma bisogna avere un po’ di pazienza. Tempo al tempo.
Inter, Bettino Calcaterra: dipendenti da Lautaro? Lui non è solo un bomber…
Inter, Bettino Calcaterra: non è sempre colpa di Inzaghi…
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Come si giudica invece la prestazione di Kristjan Asslani? Per Bettino Calcaterra vale lo stesso ragionamento fatto sulla prestazione di Arnautovic cambiati da Simone Inzaghi allo stesso minuto di gioco.
Per Kristjan c’è l’attenuante che è giovane e che deve sostituire sempre dei mostri. Lo scorso anno Brozovic e quest’annno Calhanoglu. Non facile calcolando che entrambi sono due giocatori top a livello europeo in quel ruolo. Qualcuno ha capito che quel ruolo è fondamentale per l’Inter? Chi fa quel ruolo detta i tempi, è il metronomo della squadra. Io dico che ci vuole calma nel giudicare Asslani, è ssolo un 2002…
L’impressione è che però l’Inter alla fine dipenda sempre dal suo capitano, da Lautaro Martinez.
È il giocatore più forte che l’Inter ha in rosa. Dire che la squadra sia Lautaro dipendente non è sbagliato. Ma poi mi domando: “Quale squadra non dipende dal proprio bomber?”. Se sei pagato per far goal è molto probabile che gran parte dei goal fatti dalla squadra siano i tuoi. C’è solo una differenza: Lautaro oggi non è solo un bomber. È anche un uomo squadra a 360 gradi. È il primo a mettersi a disposizione per il bene comune della squadra. Vedi la partita contro il Milan per fare un esempio più che recente…
Si è cominciati con un punto. Un mezzo passo falso perché i punti dovevano essere tre.
Il passaggio del girone di Champions non è a rischio anche se non è nemmeno da sottovalutare. Visto la partita di San Sebastian abbiamo capito che la Real Sociedad è la più forte della quarta fascia e che il Salisburgo non è da prendere sottobanco. Se a queste aggiungiamo il Benfica, oggi ultima in classifica, ma lo scorso anno prima di un girone che la vedeva lottare insieme a Psg e Juventus il quadro è presto fatto. Se giochiamo da Inter, però, non ci dovrebbero essere problemi…
Ecco appunto. L’Inter deve giocare da Inter. E per riusciurci serve che Inzaghi non stravolga l’Inter…



