L’Inter ha deciso di chiudere la propria storia con Samir Handanovic. Legittimo. Ma un capitano meritava maggior rispetto…
Non c’è solo Javier Zanetti. C’è anche Samir Handanovic nel mio cuore. E al cuore non sempre si comanda. E quel cuore nerazzurro che mi sono ritrovata grazie a mio papà non dimentica cosa ha fatto Samir tra i pali. Le sue parate, i suoi miracoli. E nemmeno il suo pugno al petto.
È da quel pugno che voglio partire. Perché in un calcio ormai senza bandiera, l’Inter si può dire diversa anche in questo. Facile parlare di Giacinto Facchetti. Facile parlare di Javier Zanetti. Facile oggi indicare come Lautaro Martinez nuovo capitano. Meno ricordare chi non segna, chi parla poco. Chi lavora tanto senza mai prendersi troppi meriti.
E Samir è uno di questi. È stato un grande capitano della nostra Inter. Uno di quelli che meritava un altro trattamento. Avrei voluto vederlo sotto la Nord. Salutare e salutarci. Vorrei aver voluto commuovermi come ho fatto con Javier. Perché tutti e due hanno dato tutto per questa maglia, per questi due colori.
Inter, Samir Handanovic se ne va dopo 11 anni…
Cara Inter, capitan Samir Handanovic meritava maggior rispetto…
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Undici lunghi anni di tutto. Di gioie e dolori. Di sacrifici e vittorie. Ma anche di cadute, sconfitte e rabbia. Samir Handanovic ha vissuto tutto con l’Inter. Ma è il suo sorriso che mi voglio ricordare ogniqualvolta che si girava verso di noi, pugni chiusi al cielo e via…
A lui mancherà quel brivido sulla schiena, a noi il suo essere un signore tra i pali. Samir Handanovic avrebbe sognato un finale diverso per la sua storia con l’Inter, o magari semplicemente l’avrebbe desiderata più lunga.
Cara Inter, te lo ripeto. Samir meritava di restare, meritava di essere salutato diversamente. Noi siamo l’Inter non dimentichiamocelo mai. MAI…



