Per Alberto Pastorella Inter-Manchester City non è più una finale scontata: Inzaghi è un re di coppa e con questo Lautaro Martinez…
Coppa Italia in bacheca e messaggio al City: non è così facile che l’Inter di Inzaghi perda una finale. Ne ha disputate quattro, finora, e le ha vinte tutte: due di Coppa Italia (2022 battendo la Juventus e adesso superando la Fiorentina) e due di Supercoppa Italiana (2021 sempre contro la Juventus e l’ultima contro il Milan).
Perché questo deve essere il segnale forte e chiaro che arriva dall’Olimpico di Roma: non c’è nulla di scontato il 10 giugno a Istanbul.
Certo, in nessuna delle quattro finali, l’Inter di Inzaghi è arrivata così sfavorita come avverrà contro il Manchester City: sicuramente non lo era quest’anno, nelle due sfide contro il Milan a Riyadh e nemmeno contro la Fiorentina.
Ma in pochi, invece avrebbero messo la firma sulla doppia vittoria contro la Juventus di un anno fa. E allora, la marcia nerazzurra verso la Turchia, tra solite polemiche per i biglietti e le ultime due partite di campionato un po’ di intralcio, può cominciare senza considerarsi già vittima sacrificale.
Inter, quando Lautaro Martinez stava andando al Barcellona…
Inter-Manchester City, Inzaghi re di coppa e con questo Lautaro Martinez tutto è possibile…
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Se la firma di Inzaghi è evidente in tutti questi successi di Coppa, quella di Lautaro Martinez è altrettanto decisiva per quanto riguarda la vittoria contro la Fiorentina. Una partita in salsa argentina (anche il gol dei viola è stato realizzato da un giocatore sudamericano, Nico Gonzalez) che tuttavia ha portato ancora alla ribalta un giocatore che nel 2020 è stato davvero a un passo dal salutare l’Inter che lo aveva prelevato a soli 21 anni dal Racing Club.
L’offerta al club nerazzurro del Barcellona (70 milioni più Junior Firpo, valutato 30) aveva fatto vacillare la dirigenza nerazzurra. E non erano così numerosi i tifosi nerazzurri convinti che quella cessione potesse essere un grande affare, visto che a loro avviso il vero fuoriclasse dell’attacco nerazzurro era Lukaku.
Poi il Covid e il ridimensionamento della spese possibili per acquistarlo da parte del club catalano avevano fatto cambiare idea all’Inter, convinta sì di venderlo, ma non certo di svenderlo.
Due anni dopo, Lautaro è non solo il capitano dei nerazzurri, ma anche il goleador principe, con 27 reti stagionali, e lo spauracchio del City, in vista di Istanbul. Perché per conquistare la Champions, Guardiola dovrà anche pensare a come fermare l’argentino, prima di concentrarsi sul suo gioco spettacolare e, quasi sempre, vincente.



