Il noto conduttore televisivo e grande tifoso dell’Inter Paolo Bonolis, ha parlato dell’imminente sfida che attende la sua squadra, la quale andrà a Torino per giocare la semifinale d’andata di Coppa Italia contro la Juventus
Juventus–Inter, capitolo 3. Il Derby d’Italia, a prescindere dalla competizione nella quale si disputa, porta con se sempre un grande fascino, ma soprattutto un mare di polemiche e lamentele, che si protraggono molto oltre il triplice fischio del direttore di gara.
Questa volta le due compagini si trovano contro per conquistare l’accesso alla finale della Coppa Italia 2022/23, e per quella che è stata la stagione di entrambe le squadre sarebbe un disastro mancare questo obiettivo.
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Bonolis ha quindi espresso la sua opinione in merito alla sfida, andando ad analizzare anche il momento che entrambe le squadre stanno vivendo: se da una parte i bianconeri convivono con i 15 punti penalità in campionato, in casa nerazzurra invece si parla e ci si concentra molto di pù sulle situazioni extra campo, come ad esempio la posizione di Inzaghi che è in serio pericolo, e si distoglie l’attenzione dal problema principale, ovvero che l’Inter non ha grinta e non riesce più a vincere le partite.
il conduttore televisivo ha poi proseguito difendendo l’operato di Inzaghi, in quanto per ricostruire bene un progetto, non bisogna avere sete di vittorie da subito; ha poi concluso analizzando l’ultimo incrocio tra Juventus e Inter, il quale è stato deciso da un episodio molto borderline e che ancora oggi, a distanza di due settimane, suscita innumerevoli polemiche. Ecco le parole complete di Paolo Bonolis.
Leggo tante critiche all’Inter, ma a parte il Bologna,tuttelealtrepartitelehadominate, ha avuto un sacco di occasioni ma la palla non è entrata. Nelle ultime tre di A su 62 tiri ha segnato solo un gol, su rigore, allo Spezia. Ho letto che dovrebbe allenare il ‘cinismo sottoporta’, ma quello non si allena: ce l’hai oppure no. In futuro l’importante è non avere un tecnico talebano, meglio uno camaleontico che cambi schema in base alle necessità. L’importante è la rosa. La bellezza del calcio è che una partita può ribaltare tutto e in un attimo noi tifosi ricominciamo a nutrire speranze. La Juve è più abbordabile del Benfica, spero in un piccolo miracolo di orgoglio. L’arbitro è il pericolo numero 1.