L’Inter è ancora fiduciosa per il nuovo stadio al posto dell’attuale San Siro; la procrastinazione del Comune però spinge a farlo a Sesto…
Il nuovo stadio di San Siro aggiunge un nuovo aggiornamento alla sua lunga e tortuosa vicenda. Il Comune di Milano, dopo l’approvazione da parte del Consiglio di non abbattere lo stadio.
Inoltre, nella delibera confermata prima delle feste ci sarebbe l’obbligo di salire a 70.000 spettatori, di non aumentare il prezzo dei biglietti e di far crescere ulteriormente le aree verdi attorno al nuovo impianto.
Lo scrive La Gazzetta dello Sport. Questa (non) decisione va in netto contrasto con la linea dei due club di abbattere completamente l’attuale stadio. Inoltre, nel progetto dello studio Populous la cosiddetta Cattedrale vedrebbe la capienza fermarsi a 60.000 posti.
La stessa rosea, però, aggiunge che se effettivamente arriverà nei tempi previsti dal dibattito pubblico, ovvero entro il 21 gennaio. Ulteriore incertezza che spinge Inter (ma anche il Milan) a tornare a considerare l’ipotesi di costruirlo a Sesto San Giovanni.
Nuovo San Siro, il Comune non si decide. E l’Inter ripensa a Sesto
Presentati i nuovi progetti degli studi @Populous e @Sportium_ per la rifunzionalizzazione dell'attuale stadio "Giuseppe Meazza". #NuovoStadioMilano
Leggi il comunicato stampa qui 👉 https://t.co/G56KzMdrQ2 pic.twitter.com/wYjt1Ybjju— Nuovo Stadio Milano (@NuovoStadioMI) May 7, 2020
Inter, San Siro resta in piedi. Si torna a pensare a Sesto?
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Anche nel governo ci sono però delle voci più vicine alla Giunta meneghina. Uno di questi è il critico d’arte ed ora Sottosegretario al Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi, che a riguardo ha detto:
Il vincolo verrà fatto, se vogliono fare riunioni di Giunta le facciano, se ci tengono ad esercitarsi sul piano dialettico e politico proseguano pure, noi faremo il vincolo comunque. E i tifosi sono legati a questo stadio, mi hanno chiamato anche Moratti e Berlusconi
Insomma, Sgarbi afferma che può ancora succedere di tutto ed ha dalla propria parte personaggi di spicco del passato calcistico di Milano. Senza poi citare il fatto che nella vicina Sesto San Giovanni il sindaco appena riconfermato Roberto Di Stefano (centrodestra) resta sempre disponibile a farlo edificare nei terreni delle aree ex Falck e Breda.
Nuovo San Siro, Salvini a capo dei pro: “Bisogna partire con i lavori”
Di tutt’altra idea è il Ministro delle Infrastrutture (e tifoso milanista) Matteo Salvini, che ha dato massima disponibilità al progetto di Populous. Dice il vice-premier:
Milan e Inter, tifosi, sportivi e società, hanno bisogno di uno stadio nuovo. Dopo anni di lavoro, progetti, incontri e impegno, è ora di partire coi lavori. Sgarbi parla a titolo personale e non ha nessuna possibilità di bloccare un progetto atteso da anni
Dalla sua parte, ovviamente, anche i consiglieri d’opposizione a Palazzo Marino, da sempre critici verso l’atteggiamento del sindaco Sala (e noto simpatizzante interista) sulla vicenda.